SCUOLE SICURE, PAROLE GIUSTE, MA SOLO PAROLE
Data: Mercoledì, 06 dicembre 2006 ore 18:47:04 CET
Argomento: Rassegna stampa


L’amara e triste considerazione scaturisce dalla Finanziaria 2007, nel maxiemendamento proposto dal Governo alla Camera. Il comma 280 dell'articolo 18, pur confermando i 250 milioni in tre anni a favore dell'edilizia scolastica, recita che "per il completamento delle opere di messa in sicurezza e di adeguamento a norma, le regioni possono fissare un nuovo termine di scadenza al riguardo, comunque non successivo al 31 dicembre 2009" - da edscuola.it - Repubblica.it ...

 

da Repubblica.it
Mercoledì, 6 Dicembre 2006

Nuovi ritardi rispetto al programma del ministro che aveva annunciato lo stop delle proroghe
Ci si consola con i 250 milioni di euro inseriti nella Finanziaria per l'edilizia

Scuola, la sicurezza può aspettare i lavori slittano di altri due anni
di SALVO INTRAVAIA

In arrivo l'ennesima proroga sulla sicurezza delle scuole. Il nuovo testo della Finanziaria, approvato alla Camera con la fiducia e approdato al Senato da qualche giorno, porta una novità: la possibilità per le Regioni di spostare ancora una volta in avanti il termine ultimo per adeguare gli edifici scolastici alle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Con quella proposta dal governo Prodi si tratta della quinta proroga in dieci anni.

I milioni di alunni, insegnanti, Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari) e dirigenti scolastici che ogni giorno, e per nove mesi l'anno, frequentano le scuole italiane dovranno mettersi l'anima in pace: per almeno altri 24 mesi niente scuole sicure. Anche se il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha lanciato un segnale positivo: l'inserimento in Finanziaria di 250 milioni per l'edilizia scolastica di cui la metà destinati proprio per l'adeguamento alle norme di sicurezza. Ma l'obiettivo di avere scuole sicure , stando almeno alle ultime indagini sugli edifici in cui si svolgono giornalmente le lezioni, sembra ancora piuttosto lontano.

L'emendamento. La novità, che solleva per altri due anni gli amministratori locali dalle responsabilità derivanti da eventuali incidenti a scuola, è contenuta nel maxiemendamento proposto dal Governo alla Camera. Il comma 280 dell'articolo 18, oltre a confermare i 250 milioni in tre anni a favore dell'edilizia scolastica, recita che "per il completamento delle opere di messa in sicurezza e di adeguamento a norma, le regioni possono fissare un nuovo termine di scadenza al riguardo, comunque non successivo al 31 dicembre 2009".

I numeri della sicurezza. L'ultima radiografia sugli edifici scolastici, illustrata da Cittadinanzattiva in occasione della giornata nazionale sulla sicurezza, presenta dati sconfortanti. Oltre metà delle scuole italiane presenta rischi di vario genere e appena il 30 per cento viene considerata 'sufficiente'.

In Italia funzionano circa 42 mila edifici scolastici che ospitano quasi nove milioni di persone: alunni, insegnanti, personale non docente e dirigenti scolastici. Secondo l'indagine campionaria condotta da Cittadinanzattiva il 68 per cento delle 271 scuole monitorate non ha il certificato di agibilità statica, 7 su 10 mancano della certificazione di agibilità igienico-sanitaria e tre su 4 sono prive del certificato di prevenzione incendi. E ancora, i crolli di intonaco sono abbastanza diffusi e spesso le porte antipanico sono quasi del tutto assenti nei servizi didattici. In più il 36 per cento degli edifici è privo delle scale di sicurezza. Tra gli immobili utilizzati per svolgere le lezioni c'è praticamente di tutto: comuni abitazioni, caserme, seminari e conventi, supermercati e magazzini. Quanto basta per fare rimanere in ansia quasi otto milioni di mamme e papà che lasciano i figli a scuola.

Le proroghe. Con quest'ultima il termine ultimo per adeguare gli edifici scolastici alle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro in Italia è stato procrastinato di ben 12 anni. Secondo le rosee previsioni del decreto legislativo numero 626 del 1994 tutti gli edifici scolastici disseminati sul territorio nazionale avrebbero dovuto essere a norma entro il 31 dicembre 1997. Ma ben presto si capì che la carente situazione in cui versavano gran parte degli immobili adibiti a scuole non avrebbe consentito il rispetto dei termini previsti. Da allora, con l'ultima in fase di approvazione, le proroghe sono state ben 5.

Anche nel 2002, quando a San Giuliano di Puglia a seguito di un terremoto persero la vita 27 bambini e una maestra della locale scuola elementare, era previsto che tutti gli edifici scolastici italiani fossero sicuri da ben 5 anni. Ma il problema più serio riguarda i finanziamenti che Comuni e Province devono ricevere per provvedere all'adeguamento delle scuole. Secondo una stima effettuata lo scorso anno per rendere sicuri tutti i plessi scolastici del Paese occorrerebbero non meno di 4 miliardi di euro.

 

 







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