Il sito web del ministro intasato con spam e link a siti porno
CHI di web colpisce, di web perisce. Solo pochi giorni fa Giuseppe Fioroni aveva messo sotto accusa i gestori di siti internet, motori di ricerca in modo particolare, colpevoli di non controllare a sufficienza il materiale messo a disposizione degli utenti. Invece ieri per il ministro alla Pubblica Istruzione, la sorpresa di scoprire che sul suo sito erano presenti tremila tra messaggi spam e link a siti pornografici, oltre a ingiurie. Lo stesso Fioroni ha fatto sapere d’avere subito un attacco da parte di hackers, pirati informatici che si erano introdotti nel blog di www.giuseppefioroni.margheritaonline.it. Prontamente chi gestisce il sito, ha provveduto a oscurarlo e ieri all’home page campeggiava la scritta «In allestimento». Anche se il vecchio contenuto è rimasto impigliato tra le maglie della rete stessa e non è troppo difficile per i più curiosi, riuscire a rintracciarlo. L’attacco sarebbe avvenuto già da diverse settimane i poco istruttivi messaggi stazionavano nelle pagine che sono ospitate dal portale della Margherita. La scoperta ha smosso quegli utenti della rete, poco convinti del fatto che servano controlli che rischiano di limitare la libertà della rete. Controlli, come si è visto, difficili da mettere in pratica. La proposta avanzata dal ministro viterbese era arrivata dopo la diffusione su un motore di ricerca, del video in cui venivano mostrate le immagini del ragazzo con handicap che subiva violenze da parte dei suoi compagni in aula. G. F.