Scelti gli istituti che sperimenteranno la riforma Moratti
Data: Martedì, 01 ottobre 2002 ore 21:24:48 CEST
Argomento: Rassegna stampa


PALERMO 1-10-2002 – Ai nastri di partenza anche in Sicilia la sperimentazione della riforma predisposta dal ministro Letizia Moratti per quanto riguarda la scuola dell'infanzia e le prime classi della scuola elementare. Il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Michele Calascibetta, ha reso noto ieri l'elenco delle venti scuole dell'isola che faranno da “cavie” per questa autentica rivoluzione. L'elenco è stato inviato ieri al ministero. Tra oggi e domani la stessa Direzione generale dell'Ufficio scolastico regionale designerà i membri dell'Osservatorio - la “cabina di regia” a livello regionale di questa prima fase della sperimentazione - e del Gruppo tecnico, che avrà il compito di seguire nel dettaglio le scuole per ogni necessità che potranno avere.

Sarà questo, con ogni probabilità, l'ultimo adempimento importante del dottor Calascibetta nella sua qualità di direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia. Il prossimo 8 ottobre, infatti, ci sarà il passaggio di consegne tra lo stesso Calascibetta e il neo-direttore nominato la scorsa settimana dal ministro Moratti, l'attuale dirigente del Csa di Palermo, Guido Di Stefano.

Un “parto” travagliato, quello della scelta delle scuole. Erano infatti una quarantina gli istituti che avevano dato la propria disponibilità a partecipare a questa prima fase della riforma. In realtà è stato possibile accontentare solo venti istituti. Altri otto restano in “stand-by”, in attesa del varo del piano a livello nazionale: è prevista, infatti, una possibilità di compensazione tra le varie regioni, in modo da arrivare al “tetto” globale di 200 istituti, fissato dal decreto del ministro. Le scuole rimaste fuori dal piano predisposto per la Sicilia, dunque, hanno ancora qualche speranza di essere “ripescate”, almeno in parte. La possibilità di compensazione, del resto, è stata seguita anche a livello regionale, tra le diverse province. È per questo motivo che Enna e Ragusa, realtà più piccole, hanno ciascuna un solo istituto, a fronte di Palermo e Catania che hanno tre scuole ciascuna. Per tutte le altre province siciliane sono stati invece selezionati due istituti per ciascuna. La sperimentazione riguarderà anche due istituti paritari del capoluogo, il Centro educativo ignaziano e l'istituto comprensivo «Sant'Anna».

Soddisfatto il dottore Calascibetta, che ha seguito personalmente il delicato percorso che ha portato finalmente ieri al varo del piano. «Questo progetto – ha sottolineato – comincia finalmente a prendere corpo. La Sicilia ha mantenuto l'impegno di coprire tutte le provincie, tenendo conto di tutte le disponibilità che sono state date, che sono indice di vivacità della scuola siciliana. La sperimentazione, a questo punto, può decollare immediatamente. Le venti scuole prescelte non hanno infatti bisogno di attendere l'ufficializzazione del piano nazionale, possono partire subito. Qualche giorno in più di attesa solo per gli istituti inseriti nell'elenco suppletivo. È stato un lavoro complesso, faticoso. Fortunatamente la scrematura tra gli istituti che inizialmente avevano dato la disponibilità è avvenuta quasi naturalmente. Ci tenevo a chiudere questo capitolo così importante, prima di lasciare l'incarico».

Mariateresa Conti







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