MA LE 150000 ASSUNZIONI VERRANNO ATTUATE?
Data: Luned́, 04 dicembre 2006 ore 00:05:00 CET
Argomento: Comunicati


I CIP SUI CORRETTIVI ALLA FINANZIARIA PER LA SCUOLA


 Un recupero di buon senso. Al rush finale, la maggioranza presenta al senato un emendamento alla finanziaria che recepisce le indicazioni sostenute con forza dai C.I.P. nei molteplici incontri politici ed istituzionali avuti in questo periodo.
 Se si vuol risolvere il problema - secondo i C.I.P. - basta coprire tutte le disponibilità esistenti e prossime venture attingendo gli aventi diritto dalle vigenti graduatorie.
 Graduatorie da congelare, e portare ad esaurimento, più che sopprimere. Congelamento da compiersi subito dopo l'ultimazione dei percorsi abilitati già in corso. La costituzione di un qualsivoglia futuro sistema di reclutamento non dovrà in alcun caso ledere i diritti acquisiti in precedenza e sarà comunque commisurato al reale futuro fabbisogno.

 Ma non è tutto. Non è assolutamente certo che la finanziaria porti a soluzione la questione del precariato scolastico – secondo i C.I.P. - per i seguenti motivi:

 - perché le 150.000 assunzioni non hanno alcuna copertura finanziaria;

 - perché non sono stati neanche deliberati i contingenti del piano triennale che le dovrebbe favorire;

 - perché sono subordinate, come sempre, all’approvazione del ministero delle finanze e, quindi, a sparire così come le 200.000 cattedre varate dalla Moratti e dall’allora CdM il 25 febbraio 2005.

 Inoltre, le 150.000 assunzioni, posto che si realizzino per davvero:

 non bastano a coprire il fabbisogno della scuola perché le disponibilità attuali e quelle che si realizzeranno per il turn over, di qui a tre anni, sono almeno il doppio di quelle varate dal governo;

 non estirperanno il precariato dalla scuola perché i precari in GP sono quattro volte in più delle cattedre loro spettanti. (Il ricorso ai precari da emergenza s’è trasformata in prassi. Con contratti a T.D. cresciuti del triplo in dieci anni e raddoppiati negli ultimi cinque (dati MIUR)).

 I C.I.P. salutano con soddisfazione e legittimo orgoglio l’emendamento presentato, in quanto, la cancellazione delle GP avrebbe espropriato futuro e diritti ai precari senza risolvere né il problema della precarietà né quello della qualità della scuola pubblica italiana. E, soprattutto, avrebbe contraddetto le dichiarazioni elettorali ed il programma col quale l’Unione ha vinto di strettissima misura le elezioni. Vittoria, non dimentichiamolo, maturata nella scuola, anche grazie alla fiducia che i precari hanno concesso all’attuale maggioranza.

 I C.I.P. in attesa di ricevere conferma sull’approvazione in aula non recedono, comunque, dal proposito di partecipare alle agitazioni già indette per i giorni 7, 11 e 13 dicembre.

Nota: CIP - Direttivo Nazionale Roma, 30 novembre 2006






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