SE LA PROFESSORESSA INVIA MESSAGGI PORNOGRAFICI…
Data: Sabato, 02 dicembre 2006 ore 00:05:00 CET
Argomento: Opinioni


SE LA PROFESSORESSA INVIA MESSAGGI PORNOGRAFICI…


Internet è ormai croce e delizia degli uomini dell’orbe terracqueo. Facilita le comunicazioni, mette tutti in contatto in un batter d’occhio, risolve qualsiasi tuo problema…ma a volte ne crea anche qualcuno a qualche persona. Anche a qualche malcapitata insegnante…
Dunque, se voi vi fate un indirizzo di posta elettronica garantito dal Ministero della Pubblica Istruzione, poi che cosa pensate? Che sensazione ne ricavate? E’ un indirizzo sicuro, questo pensate, che più sicuro non ce n’è, mi servirà solo per lavorare e svolgere tranquillamente la mia mansione di insegnante. E invece nel caotico e sregolato mondo della rete, tutto può succedere. Anche di ricevere una solenne mail da parte di uno studio notarile di Firenze che recita più o meno così: “Gentile utente
sono l'avvocato XXX titolare dell'omonimo studio Legale, mi trovo costretto a riscriverle perchè continuano ad arrivarmi dal suo indirizzo di posta elettronica messaggi dal contenuto pornografico. La rimando a tal proposito a esaminare l'ultimo arrivato, che riporto sotto a questo messaggio.Purtroppo mi trovo costretto a DIFFIDARLA dal continuare questi invii seccanti alla mia posta di lavoro. Se riceverò UN SOLO ALTRO MESSAGGIO di questo genere procederò a denunciarla senza ulteriore avviso, perchè probabilmente non sono l'unico che sta ricevendo questa immondizia da lei.”
Cooooosaaaaa? Io inviare messaggi pornografici? pensa l’incredula prof. E per giunta con l’indirizzo mail che si chiude con quel consolante e rassicurante istruzione.it?! Ma stiamo scherzando? Che cosa succede? Un malefico virus ha infestato tutto al punto che una povera professoressa, come se non avesse altro da fare, si diletta a inviare porno game via mail? E adesso? Vatti a scovare il nemico e sterminarlo! Saran cavoli…amari. O forse è tutta una profezia sul futuro dell’istruzione, prostituita così, senza speranza? O magari lo scherzo di qualche alunno buontempone? No, no. Che pensieri sciocchi. Bando alle ciance. E’ stato un caso.
E invece poi fai una scoperta che ha del terribile e del comico insieme: Beppe Fioroni, nientemeno che il ministro della Pubblica Istruzione, dopo avere promesso un giro di vite al web, ritenuto poco più di un dispensatore di pornografia, è stato costretto a chiudere il suo blog perché infestato da oltre tremila annunci hard! Dal Viagra ai siti erotici più scatenati, bastava una cliccata da Fioroni per finire in una torrida Pigalle virtuale.
Cose da pazzi. Che fine farai, scuola mia, adesso che il porno ti invade? Non resta che spegnere i riflettori. O lasciare solo quelli…a luci rosse.

SILVANA LA PORTA







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