IMMISSIONI IN RUOLO: FAVORITI I PRECARI SICILIANI?
Data: Marted́, 28 novembre 2006 ore 00:05:00 CET
Argomento: Comunicati


304 mila precari, anzi no, 237 mila

Nel corso di una  recente  trasmissione  televisiva,  il  viceministroBastico   ha  precisato  che  i  precari  iscritti  nelle  graduatoriepermanenti sono 304 mila, ma che, considerate le doppie  iscrizioni  avarie graduatorie, le persone  effettive  sono  circa  237  mila,  unaquantita' piu' vicina a quei fatidici  150  mila  posti  riservati  aiprecari per la loro immissione in ruolo.
 Dalle graduatorie pubblicate dal ministero nell'agosto scorso e'
 possibile conoscere qualcosa di piu' di questo mondo che preme alle
 porte della stabilizzazione (
 http://www.tuttoscuola.com/ts_news_269-3.doc ).
 Napoli e' la provincia con il piu' alto numero di iscritti (22.904),
 seguita da Roma (20.555) e da Milano (17.325).
 Anche Palermo con 11.118 iscritti e Catania con 10.004 non scherzano
 quanto a precariato.
 Vi sono piccole province, invece, dove il precariato e' quasi assente,
 come a Gorizia con 448 iscritti, Isernia con 550 oppure Oristano con
 667 e Vercelli con 677.
 Con riguardo alle singole regioni, dove spiccano la Lombardia con
 42.471 iscritti in tutte le graduatorie permanenti, la Sicilia con
 40.601 e la Campania con 39.800, sono gli iscritti delle permanenti
 della Sicilia e dell'Emilia Romagna, con un basso rapporto tra posti
 di organico e numero di precari, ad avere virtualmente una prospettiva
 piu' favorevole per il ruolo.
 In Sicilia, dove i posti di organico sono complessivamente 79.098 e
 gli iscritti nelle graduatorie permanenti sono in tutto 40.601, il
 rapporto e' di 195 posti/cattedre ogni 100 precari; in Emilia-Romagna
 il rapporto e' di 204 posti/cattedra ogni 100 precari.
 All'estremo opposto, invece, in Sardegna il rapporto virtuale e' molto
 piu' alto (298), ma in Piemonte e' ancora peggiore (304).
 Le probabilita' di immediata immissione in ruolo sembrano favorire i
 precari siciliani, ma tutto dipendera' ovviamente dal turn over,
 perche' le nomine in ruolo si faranno sui posti che i pensionamenti
 lasceranno vacanti.


Nota: TuttoscuolaNEWS 27 novembre 2006







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