ROMA
– 28-9-2002 I nuovi «sconti» Irpef saranno semplificati; le attuali detrazioni
saranno così accorpate in poche deduzioni che diventeranno quindi «modello large»,
concentrate soprattutto sui redditi bassi, sotto la soglia dei 25.000 euro. Per
le aliquote, invece, la semplificazione a due scaglioni di reddito arriverà solo
a fine legislatura: per ora rimarranno cinque aliquote, ma gli effetti dell'
arrivo del primo «modulo» sulle famiglie che guadagnano 25.000-30.000 euro
saranno consistenti.
Fine settimana di
fuoco per gli esperti dei diversi ministeri, al lavoro per la stesura finale
della Finanziaria. Ieri il ministro dell' Economia, Giulio Tremonti, da
Washington, ha spiegato che «l' Italia è sulla buona direzione, anche se con
difficoltà» e che ora «bisogna tenere la rotta e andare avanti». Intanto La
bozza della Finanziaria registra l' arrivo anche dei «tagli» sulla scuola, che
ridurranno il personale non docente, e richiamerà all' insegnamento un buon
numero di dipendenti «distaccati». Uno dei nodi da sciogliere, in vista della
maratona di lunedì, rimane poi quello della presidenza del comitato di indirizzo
che gestirà il fondo multiplo per il Sud e per lo sviluppo.
Non saranno in
finanziaria, invece, le misure per il rilancio dei consumi. Che compariranno con
tutta probabilità in un disegno di legge collegato. In questo provvedimento
verrebbe riproposto lo «scudo fiscale», mentre ancora ampio è il ventaglio di
incentivi ancora all' esame: per le ristrutturazioni edilizie - che non saranno
riproposte in Finanziaria - lo «sconto» potrebbe tornare sotto altra forma,
mentre si sta valutando anche l' ipotesi di rottamazioni di frigoriferi e tv che
potrebbe essere estesa anche alle caldaie e ai mobili.
l Irpef, meno sconti.
Una drastica semplificazione delle attuali detrazioni porterà ad un aumento del
valore delle deduzioni che partiranno dal 2003. E potrebbe aumentare anche il
valore della no-tax area rispetto alle indiscrezioni che parlano di una soglia
iniziale di 7.500 euro per i lavoratori dipendenti, e di 4.500 per gli autonomi.
Il meccanismo sarà comunque regressivo, e lo «sconto» diminuirà con il crescere
del reddito fino a scomparire a circa 25.000 euro. C'è ancora incertezza sulla
curva delle aliquote, ma sembra oramai esclusa l' ipotesi di una riduzione a
sole 4 fasce di reddito. Così ci sarà un' aliquota al 23% fino a 14.000-15.000
euro, una seconda aliquota del 28-29% tra i 14.000 e i 26.000 euro, e una terza
del 31% fino a 33.000 euro. Sui redditi più alti, invece, nessuna novità: le
aliquote rimarrebbero quelle del 39% e del 45%.
l Lo scontro sul
Fondo Sud. Il «nodo» politico affrontato giovedì dal vertice di maggioranza non
è ancora completamente sciolto. Abbandonato il progetto del fondo unico, si è
passati ad una sorta di fondo compensativo con stanziamenti che possono
transitare, con il principio dei vasi comunicanti, tra un incentivo e l'altro.
Incerto invece è chi guiderà il comitato di indirizzo, che gestirà i fondi,
sotto la supervisione del Cipe. Berlusconi ha spiegato che non è ancora certa la
presidenza del ministro delle Attività produttive, Marzano che, a sua volta, ha
sostenuto che la decisione sarà presa lunedì dal Consiglio dei ministri. Da
registrare la presa di posizione del ministro per le Politiche comunitarie,
Rocco Buttiglione, secondo il quale Marzano è il «candidato naturale alla
presidenza», ma anche quella del collega dell' Ambiente, Altero Matteoli, che
dice di «non essere soddisfatto, perché il fondo unico per il Sud poteva dare
garanzie di una spesa più veloce».
l Scuola. La
Finanziaria prevede taglia alle spese per 242,20 milioni di euro suddivisi in
tre anni, ma soprattutto il recupero di risorse interne con la riorganizzazione
(e la riduzione) del personale. Si rende più stringete l'obbligo di effettuare
18 ore settimanali ai docenti, riducendo gli orari spezzati e il ricorso alle
supplenze. Dovranno passare ad un altra amministrazione pubblica gli insegnanti
ritenuti non più idonei (e quindi «fuori ruolo»): il passaggio sarebbe
volontario, ma in caso di rifiuto scatterebbe dopo 5 anni il licenziamento. E'
poi prevista la riduzione del 3% delle dotazioni organiche dei collaboratori
scolastici, con un maggiore ricorso ai servizi esterni per la pulizia. Sarà
invece reimpiegato negli istituti il personale amministrativo e tecnico
utilizzato attualmente dai distretti scolastici.
l Rottamazione. Altre
novità sul campo fiscale potrebbero non essere inserite in finanziaria, ma
arrivare con un ddl collegato - il termine per la presentazione di questi
provvedimenti è fissato per il 15 novembre - dedicato espressamente al rilancio
dei consumi. Sarebbe con questo provvedimento che potrebbe arrivare la versione
«bis» dello scudo fiscale, allargato anche alle imprese. Mentre spunta l'
ipotesi di una «rottamazione della casa»: in pratica un incentivo, che avrebbe
carattere diverso rispetto alle attuali forme di deduzione sulle
ristrutturazioni, ma che consentirebbe di migliorare non solo le case, ma anche
il contenuto: dai frigo ai televisori, fino ai mobili. E ieri il ministro
Matteoli ha parlato anche di eco-incentivi per la rottamazione di caldaie.