PICCOLI ARCHEOLOGI CRESCONO.
Data: Giovedì, 23 novembre 2006 ore 06:31:04 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


I ragazzi del Parini e del Capponi alla scoperta delle “Sikelìe”.In una regione come la Sicilia ad alta densità archeologica la conoscenza della storia del passato, attraverso la valorizzazione dei reperti greci e romani  assume un ruolo fondamentale per far conoscere i Beni Culturali presenti sul territorio.. Alla presenza degli Assessori Zappalà e Maimone, dei dirigenti e funzionari dell’assessorato ai servizi sociali,   il preside Giuseppe Adernò e la dott.ssa Giordana Marletta hanno presentato agli alunni ed ai loro genitori il progetto “ Sikelìe “ , finanziato con i contributi della Legge 285. Il progetto, teorico e pratico nasce dall’esigenza di far conoscere agli studenti delle scuola primaria e della prima classe della scuola secondaria degli istituti “Parini” e “Capponi” la vita quotidiana degli antichi Greci che si stanziarono in Sicilia. Il viaggio virtuale nelle principali città greche di Sicilia ha come inizio il momento della  colonizzazione greca in Sicilia. Gli alunni hanno la possibilità di studiare la fondazione e l’organizzazione interna di una città, i quartieri residenziali e le case, le forme ceramiche e la loro destinazione d’uso, i templi ed i teatri. Attraverso un coinvolgimento diretto nelle operazioni di scavo e di laboratorio di restauro, il  progetto mira a sensibilizzare i bambini allo studio del mondo antico cercando di ricostruire con loro come si viveva nell’antichità, attraverso un viaggio virtuale nelle principali città greche di Sicilia. Il progetto “Sikelìe” si articola, infatti,  in quattro fasi. Dopo le lezioni frontali che introducono  gli studenti nel mondo della storia greca e quindi la presentazione della casa  degli usi e costumi del mondo greco inizia la fase del laboratorio di scavo, durante  la quale gli alunni, in un’aula appositamente predisposta con un sistema di simulazione di scavo, partecipano ad un vero e proprio scavo archeologico, ritrovando dei reperti ceramici, simili a quelli originali e conservati in cassette  di legno come fanno i veri archeologi Nei locali del laboratorio artistico prende quindi avvio la fase del  restauro , che vede ciascun alunno protagonista nel ricostruire i reperti rinvenuti durante il laboratorio di scavo e catalogare i manufatti ceramici. Il piccolo archeologo ha così completato il suo intervento e quindi prima della consegna finale dell’attestato si organizza una visita didattica presso un sito archeologico, che costituisce la verifica ed il riscontro sul campo di quanto appreso nelle varie fasi del progetto. All’entusiasmo dei ragazzi si unisce la condivisione dei genitori i quali hanno molto apprezzato come la scuola rende concreto e coinvolgente lo studio . La conoscenza del passato è, infatti,  necessaria per apprezzare maggiormente il presente e per la creazione di un futuro più consapevole

 







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