GLI AUMENTI PER GLI INSEGNANTI SARANNO...16 EURO A TESTA!
Data: Marted́, 21 novembre 2006 ore 00:05:00 CET
Argomento: Comunicati


Contratti:<br> nulla di nuovo dopo l’accordo
Nella Finanziaria 2007 non ci sono fondi sufficienti per il rinnovo dei contratti del personale della  scuola e degli altri pubblici  dipendenti, scaduti da dieci mesi. 
La previsione di risorse irrisorie non garantisce  potere d’acquisto dei salari, non consente di avviare, seppure nella  radualità, il promesso adeguamento delle retribuzioni ai parametri dell’eurozona, né dà la possibilità di aprire seri negoziati per concludere contratti equi.
È questa una delle ragioni prioritarie che ha indotto la Confsal a promuovere una vasta mobilitazione di tutte le categorie interessate, che ha preso il via con la grande manifestazione del 20 ottobre a Roma e sta proseguendo con un’ampia campagna di assemblee manifestazioni su tutto territorio nazionale, per culminare nello sciopero generale proclamato per 
il 7 dicembre 2006.
L’obiettivo è quello di cambiare in Parlamento un disegno di legge finanziaria che si presenta profondamente iniquo per lavoratori dipendenti e pensionati e palesemente inefficace ai fini dell’auspicato rilancio economico, competitivo e occupazionale del nostro Paese nel contesto europeo.
Una manovra che ogni giorno viene riscritta dal Governo e che ci riserva sempre nuove sorprese, continuando ad alimentare
disorientamento e disagio nell’opinione pubblica e nei lavoratori. L’ultima novità in ordine di tempo è la recente intesa fra  Governo e Cgil, Cisl e Uil su un emendamento al disegno di legge finanziaria  relativo al contratto dei dipendenti pubblici.
Tale intesa rappresenta, a nostro avviso, nel metodo e nel merito, l’ennesima beffa per i lavoratori.
Eccone le ragioni. L’accordo non prevede né ulteriori stanziamenti, né anticipazioni temporali della disponibilità
delle risorse.
Il Governo Berlusconi aveva stanziato 566 milioni per il 2006 ai quali si devono aggiungere gli 807 previsti dall’attuale  manovra per il 2007, nonché 2.130 milioni  di euro per il 2008, con un incremento lordo del 4,46% della retribuzione. Tale
somma è assolutamente insufficiente a coprire l’inflazione e si tradurrà nelle buste paga in circa 80 euro lordi, equivalenti a circa 50 euro netti.
Vale forse la pena di ricordare che nel biennio 2004/2005, dopo la nostra pressante azione ai tavoli concertativi, eravamo riusciti a strappare il 5,01%, con un incremento medio di 100 euro mensili! L’aumento mensile a regime scatterà nel 2008,  ma in sede di trattativa all’Aran, alla firma del contratto, sarà magari possibile anticipare a gennaio 2007 almeno un terzo dei 50 euro lordi. Stiamo parlando, in sostanza, di un  aumento di circa 16 euro pro-capite! Non c’è di che stare allegri. Leggiamo nell’intesa sul contratto del pubblico impiego un copione già scritto, in cui emerge in tutta evidenza il noto  tatticismo di alcune forze sindacali: si minaccia lo sciopero, nel frattempo si fanno accordi, per poi sbandierare conquiste che  in realtà non sono tali.
Alla luce di queste considerazioni lo Snals-Confsal contesta l’accordo sul pubblico impiego e non può che confermare lo sciopero del 7 dicembre. Noi scioperiamo non solo per il rinnovo del contratto  sulla base di condizioni serie, ma anche per altre priorità improcrastinabili: la soluzione del problema del precariato, la tutela dei posti di lavoro contro i drastici tagli previsti dalla finanziaria al pubblico impiego e a settori vitali per il Paese come la scuola, l’Afam, l’università e la ricerca;
la lotta seria al lavoro nero, sommerso e minorile, l’affermazione di una vera equità fiscale, la tutela dei diritti previdenziali,
la messa in campo di risorse che garantiscano realmente il potere d’acquisto di stipendi e pensioni.
Per queste motivazioni, parallelamente all’impegno propositivo, rilanciamo l’azione di lotta: abbiamo inviato alle Commissioni di Camera e Senato le nostre proposte emendative del provvedimento finanziario, ma il 7 dicembre sciopereremo compatti.
Marco Paolo Nigi
Segretario Generale Vicario
dello Snals-Confsal






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