PRECARI, TORNA LA PAURA, ADDIO ALLE PERMANENTI
Data: Marted́, 21 novembre 2006 ore 00:05:00 CET
Argomento: Comunicati


Precari, ritorna la grande paura
 addio alle graduatorie permanenti.

Panini (Cgil): "Avevamo ricevuto precise assicurazioni. Ma ora non ci fidiamo più..."

di Salvo Intravaia, la Repubblica del 20/11/2006

 
In queste ore decine di migliaia di precari della scuola sono col fiato sospeso. E ad allarmare ancora di più i supplenti ha contribuito il testo del maxiemendamento alla Finanziaria presentato dall'esecutivo."Viviamo ore di ansie ed incertezza nella paura che l'articolo 66 della Finanziaria, che abroga le graduatorie permanenti, cancelli le nostre legittime aspettative di un futuro stabile e sereno", spiega Monica da Napoli che aggiunge: "Se ci toccano pure i sogni,.... beh, allora è troppo tardi per poter credere alla favoletta di una vita migliore".

 Nel tentativo di risolvere il problema del precariato della scuola, il governo ha messo a punto due mosse. L'immissione in ruolo nel prossimo triennio di 150 mila supplenti e, a partire dal 2010/2011, la cancellazione delle cosiddette 'graduatorie permanenti': le liste dei precari che vengono utilizzate per la nomina dei supplenti e per il reclutamento del 50 per cento degli immessi in ruolo. Ed è proprio quest'ultima decisione a mettere in guardia tantissimi supplenti che si chiedono che fine faranno se non acciufferanno un posto fisso.

Il precariato della scuola. Attualmente, in Italia, sono 304 mila i supplenti iscritti nelle graduatorie provinciali permanenti. Una consistente fetta (il 42 per cento circa) ogni anno riesce a conquistare una delle 130 mila supplenze per l'intero anno scolastico. Coloro che si trovano in fondo alle graduatorie vivacchiano con le supplenze brevi e temporanee saltellando da una scuola all'altra cercando di mettere assieme 'più punti possibilè per scalare le fatidiche graduatorie. Ma se qualcuno pensa che si tratta sempre di ragazzini alle prime armi sbaglia. Spesso si presentano a scuola ultraquarantenni che hanno iniziato la carriera in ritardo, o hanno tentato altre strade prima di 'convertirsi' alla scuola, che non hanno nessuna voglia di vedersi cambiare le regole del gioco a partita iniziata.

Il retroscena e la speranza. Qualche giorno fa, il problema delle graduatorie permanenti sembrava decisamente superato. Il governo aveva annunciato il proprio parere favorevole all'emendamento presentato dalle deputate Alba Sasso (Ulivo) e Titti De Simone (Rifondazione Comunista) che prevede il mantenimento degli elenchi provinciali dei precari della scuola o, in alternativa, sufficienti elementi di garanzia per quelle migliaia di precari che non rientreranno nelle 150 mila assunzioni previste dalla stessa Finanziaria disegnata dal ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa.

 Emendamento che alla Camera non è stato possibile prendere in considerazione per effetto della fiducia che il governo ha deciso di porre sul disegno di legge della Finanziaria. A questo punto, tutti pensavano di ritrovare nel maxiemendamento la modifica che scongiurava la soppressione delle Permanenti. Ma nel documento predisposto dal governo, in sostanza, la soppressione delle liste dei precari è confermata. Pare che su questa questione si siano dati un gran da fare i sindacati e parecchie forze politiche dello stesso centro sinistra e sembra che lo stesso Padoa-Schioppa avesse rassicurato tutti. Ma quando è stato possibile leggere il testo poi approvato dalla Camera è subentrata la delusione.

 "Sulle graduatorie permanenti avevamo ricevuto precise assicurazioni. A questo punto non mi fido più e credo che si debba manifestare per evitare di deludere chi nella scuola ha investito di persona", dichiara Enrico Panini segretario generale della Flc Cgil. Ora, l'unica speranza per decine di migliaia di precari della scuola resta l'emendamento Sasso-De Simone che potrebbe essere accolto al Senato.






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