RAGAZZI, OCCHIO AL VOCABOLARIO…
Credeteci. Credete davvero a noi docenti. Se ve lo diciamo, dovete crederci. Il fatto è questo: noi impieghiamo mesi e mesi per abituare i ragazzi di prima liceo all’uso di uno strumento che, lo ripetiamo quotidianamente, sarà di fondamentale ausilio per lo studio della famigerata lingua latina: il vocabolario.
Com’è importante sapere usare il vocabolario! Ma quanto conta sapere usare il vocabolario! Se sapete far opportuno uso del vocabolario, così cerchiamo di incitare i giovani studenti, magari troverete un sacco, ma proprio un sacco di frasi latine già tradotte. Quindi abituatevi a cercare con cura e diligenza su questo magico strumento e state attenti, ma molto molto attenti durante la ricerca.
E così, qualche giorno fa, durante la correzione delle frasi di latino, dico di latino, in classe, ecco che se ne presenta una di quelle terribili, con costrutto terribile, complicato, atroci, insomma proprio uno di quelli…in cui era necessario il salvifico uso del vocabolario.
Dunque dico all’alunna: “Cerca il verbo e troverai la frase già tradotta.” Così la vedo afferrare decisa e determinata il dizionario, sfogliarlo con attenzione, giungere alla pagina cercata, leggere ad una ad una le parole, fino a trovare (almeno così pareva) quella giusta. La ragazza legge, percorre addirittura col dito tutto il foglio, poi esclama. “Non c’è, prof, la frase non c’è.”
Come non c’è?! Ci deve essere, ci deve essere, guarda con più attenzione. Allora l’alunna, diligentemente, ripercorre ad uno ad uno i lemmi, li passa in rassegna attentamente, infine, sicura di sé, conclude trionfante: “ Non c’è. La frase non c’è.”
Cavolo, come non c’è? Comincio ad insospettirmi, mi avvicino, vediamo se la trovo io questa benedetta frase, possibile che non trovate mai niente? Afferro il vocabolario, guardo e allora capisco, trattenendo a stento un urlo sovrumano. Non la trovava la frase. Certo che non la trovava la frase. Naturale che non la trovasse la frase. Era il vocabolario di francese…
SILVANA LA PORTA
