«I pizzini della legalità». Una folla di studenti sugli spalti del PalaCatania
Data: Giovedì, 16 novembre 2006 ore 01:04:08 CET
Argomento: Rassegna stampa


Saranno i veri cittadini di domani, non i sudditi di una logica che baratta i diritti con i favori. Saranno coloro che contrapporranno con forza, la «parola pensata» al silenzio; la tolleranza alla prevaricazione; l’unione alla disgregazione violenta della pace. Questa è la speranza alimentata dal progetto «I pizzini della legalità»; questo il messaggio lanciato dall’assessore regionale ai Beni culturali, ambientali e della Pubblica Istruzione Lino Leanza, che insieme alla Fondazione «Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia», sta cercando di costruire un percorso semantico della legalità. Il tutto, facendo riferimento ai giovani, che mai come in questa fase devono essere spinti all’identificazione nelle istituzioni, all’individuazione di una scala valoriale che non lasci spazio al bullismo, alle piccole prevaricazioni (oggi); alla violenza, alla criminalità (domani). E si parte, ormai è ufficiale. Ieri mattina un piccolo grande esercito di oltre 4.000 studenti, ha inondato gli spalti del PalaCatania di energia positiva: striscioni, magliette-slogan, silenzi e voci e applausi per gridare «no alla mafia». E a quella cultura che genera stereotipi da polverizzare. Ottanta istituti coinvolti per lanciare l’iniziativa, portata avanti nell’ambito del Percorso Integrato di Educazione alla Legalità ed alla Convivenza Civile, che «non vuole scansare le responsabilità, piuttosto crearle», attraverso un percorso integrato che verrà offerto on line a tutte le scuole d’Italia. E per tagliare il nastro, ieri è stata registrata un’intera puntata speciale di "Insieme", condotta da Salvo La Rosa - che andrà in onda su Antenna Sicilia e sul canale satellitare Sicilia Channel, il prossimo 29 novembre - che ha visto momenti di spettacolo affidati a Enrico Guarneri e Antonello Costa, e all’idolo dei giovanissimi (e non soltanto) Anna Tatangelo; a cui si sono alternate ampie parentesi di riflessione. Presenti tutti: dall’assessore Leanza al prefetto di Catania; dal questore al comandante della Guardia di Finanza, dall’arcivescovo, ai rappresentanti comunali, provinciali e regionali delle istituzioni; dal direttore del Dipartimento regionale Pubblica Istruzione Patrizia Monterosso, al sostituto procuratore della Dda di Palermo e presidente della Fondazione che supporta il progetto, Massimo Russo. «Parte oggi un progetto lungo e articolato che coinvolgerà la popolazione scolastica della Sicilia, cioè un milione di persone - ha spiegato Leanza - un numero che si amplierà accogliendo gli studenti del Paese. I ragazzi con gli insegnanti e le famiglie saranno sollecitati a esprimersi sul tema dell’educazione alla legalità. E’ straordinario l’entusiasmo registrato sin da questa fase iniziale: prefettura, questura, istituzioni, mondo della scuola, imprese, tutti hanno espresso piena condivisione degli obiettivi progettuali, manifestando la volontà concreta di impegnarsi per la realizzazione». E con questi auspici, da oggi è attivo il sito «www.progettolegalita.it»: un contenitore di legalità; uno scrigno interattivo in cui verrà custodito un sistema condiviso, finalizzato alla formazione di una coscienza civica, attraverso la costruzione della «consapevolezza » e «lo sviluppo di percorsi e azioni che pongano i giovani davanti a più orizzonti esistenziali tra i quali poter scegliere», così come ha spiegato la responsabile del progetto Cleo Li Calzi. Una vera e propria offerta formativa, che attraverso schede-idee (divise in 11 macroaree) proporrà un itinerario volto a creare dibattiti costruttivi e creativi. E poi, incontri con gli esperti, banche dati per consultare sentenze e atti giudiziari pubblici: «Il progetto - ha concluso Russo - nasce dalla consapevolezza di quanto sia necessario per noi magistrati uscire dai palazzi di giustizia - come auspicava Borsellino - e investire nella scuola per recuperare i fondamenti della convivenza civile».

ASSIA LA ROSA (da www.lasicilia.it)







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