VIVERE DA PRECARI
Data: Domenica, 12 novembre 2006 ore 08:48:46 CET
Argomento: Opinioni


 
 
VIVERE DA PRECARI
 
 
Parliamo di cosa significa vivere da precari.Non toccherò le questioni pratiche,tipo l'aspetto economico,ma vorrei parlare di dignità negata.Dignità.Questa sconosciuta.
A noi insegnanti precari è negata tante volte,soprattutto quando arrivi in un nuovo circolo didattico-io faccio supplenze brevi,giro per circoli ed istituti e amo definirmi precaria dei precari-e ti devi ripresentare,dimostrare che sai fare il tuo lavoro,spiegare che hai dieci anni di lavoro alle spalle tra private e statale,che non sei l'ultima arrivata,che conosci tutti i meccanismi,combatti contro i preconcetti,fai buon viso a cattivo gioco,ma giorno dopo giorno dentro di te si affievolisce la scintilla. dell'entusiasmo,dell'amore per il tuo lavoro.Ogni giorno vieni giudicata e condannata da colleghe che nemmeno ti conoscono ,poi si ricredono,certo,ma perchè il sistema ci obbliga a passare alla gogna in questo modo?Dove si sono nascosti quei valori come orgoglio e dignità di esercitare la professione di insegnante così importante per la formazione dei ragazzi,sostituiti invece da umiliazione e sdegno?
Questi anche sono i sentimenti di un precario,a cui si uniscono le costanti incertezze che tutto possa cambiare dall'oggi al domani.
Mi sono chiesta come il dizionario definisca la parola precario,parola che ormai  ci accompagna-uso un termine caro alla vice-ministro Bastico-quotidianamente.
Ho fatto qualche ricerca.
Precario significa instabile,provvisorio,temporaneo.E questo è risaputo.Tutti termini molto esplicativi.
Ma esiste un istituto del diritto romano che si chiama contratto precario.Con tale contratto si concedeva temporaneamente e gratuitamente una cosa-nel nostro caso l'inserimento nelle graduatorie permanenti-ma era revocabile -art.66.comma 1,della finanziaria 2007-ad arbitrio di chi l'aveva concessa.
Niente di nuovo sotto al sole.Siamo semplicemente tornati ai tempi degli antichi romani.Solo che allora internet non esisteva.
Per me precario,però,non è una definizione.
E' un modo di vivere.Come un funambolo che non termina mai la sua esibizione.
Concluderò con un aneddoto significativo.
Una sera a cena.Mia figlia,7 anni,non voleva mangiare.
Io mi impongo ma lei sfodera l'arma vincente:"Mamma,se mi costringi a mangiare, telefono al ministro e faccio cancellare il precariato!".
Ecco cosa significa vivere da precari.








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