07.11.2006. Trascorso lo choc per le devastazioni subìte,
alla scuola media Quintino Maiorana
tutto è quasi pronto per la riapertura che
avverrà domani. Oggi, davanti all’istituto,
erano presenti alcuni studenti accompagnati
dai rispettivi genitori.
«Siamo molto dispiaciuti - affermano
Pietro e Alfio, studenti di III media - per
questa situazione. All’inizio eravamo contenti
per questi giorni di vacanza straordinaria,
però poi è prevalso il buonsenso e
l’amarezza». La stessa amarezza che regna
anche fra i genitori: «Quello che è stato
compiuto in quest’edificio - sostiene il sig.
Raniolo, padre di uno studente di prima
media - è il segno evidente del decadimento
morale e civile di questa città. Alcune
istituzioni, come la scuola, sono sacre
perché rappresentano la democrazia. Violando
questa struttura, si viola la democrazia.
Spero che le istituzioni competenti
adottino tutte le misure necessarie affinché
gesti simili non si ripetano mai più».
«Quanto compiuto - gli fa eco il prof.
Campisi, docente della Maiorana - ci lascia
umiliati. Non sono solo i ragazzi le vittime,
ma anche noi professori che qui lavoriamo.
Questa è opera di adulti senza nessuna
moralità; guardando i ragazzi negli occhi,
non riesco a immaginare che uno di loro
possa essere stato complice di questa efferatezza
». Il prof. Campisi lancia una critica
ai responsabili dei lavori: «Non è possibile
che gli operai siano venuti a scaglioni. Sarebbe
servita una squadra di 30-40 unità
per sistemare tutto, bene e in fretta: questa
è una situazione di emergenza e come tale
avrebbe dovuto avere la massima priorità
».
«Gli operai del Comune - affermano Dell’Erba
e Conti, rispettivamente preside e vicepreside
della Maiorana - hanno già provveduto
a riparare i danni più gravi. Ora attendiamo
solo gli addetti della Multiservizi
che devono ripulire le aule dalla polvere
antincendio. Siamo molto fiduciosi perché
i lavori sono terminati oggi (ieri per chi
legge, ndr) e mercoledì (domani, ndr) riapriremo
la scuola».
Intanto, i dirigenti scolastici si stanno attivando
per convocare un’assemblea generale
alla quale parteciperanno i genitori e le
massime cariche comunali; l’obiettivo è
rendere sicuro l’istituto una volta per tutte.
«È da due anni - dice Dell’Erba - che le
istituzioni competenti ci promettono anche
la videosorveglianza, ma non si è mai
fatto niente. Abbiamo subìto un furto e a
volte capita che dei balordi entrino a scuola,
salgano sulla scala antincendio per parlare
con i detenuti del vicino carcere. Chiediamo,
quindi, maggiore controllo e sicurezza
».
DAMIANO SCALA
(da www.lasicilia.it)