Università. Lettere «stacca» i telefoni a Lingue. Ieri ultimo atto di una vecchia querelle tra le due facoltà. Il rettore convoca le parti.   
Data: Lunedì, 06 novembre 2006 ore 10:05:52 CET
Argomento: Rassegna stampa


Da ieri mattina docenti e impiegati della facoltà di Lingue non possono più fare telefonate in uscita. Le linee telefoniche di tutti gli uffici sono state bloccate dall'altro inquilino del Monastero dei Benedettini, la facoltà di Lettere. Questo è solo l'ultimo atto di un'antica querelle tra due facoltà che vivono ormai da "separate in casa" per contrasti di natura prevalentemente finanziaria. Lettere accusa Lingue, istituita nel 1999, di essere "ospite" del Monastero, perché non ha partecipato alle spese iniziali di manutenzione e oggi non condivide quelle di gestione. Lingue sostiene non solo di contribuire già alle spese, ma anche di aver promosso invano un dialogo per stabilire in modo definitivo diritti e doveri.
Secca la risposta del preside di Lettere Iachello: «Non commento l'accaduto. Una sgradevole questione interna all'università non dovrebbe trapelare all'esterno. Mancano gli elementi per essere compresa dalla cittadinanza che, tra l'altro, non penso sia interessata. Dico solo che dopo un anno non intendo più distrarre fondi dalla mia facoltà a favore di un'altra. Per questo sono stato costretto a bloccare le linee telefoniche in uscita».
Sbalordito e vagamente irritato il preside di Lingue Famoso: «Da anni tentiamo di risolvere questi problemi. Ma il nuovo preside di Lettere avanza pretese sui nostri doveri, tralasciando i nostri diritti. Come se fossimo dei semplici affittuari. In realtà Lingue sta già dando il suo contributo finanziario. E la nostra disponibilità al dialogo non è affatto corrisposta da Lettere che, anzi, si arrocca in un atteggiamento di chiusura perché ha interesse a mantenere un rapporto asimmetrico. Quest'ultimo, inammissibile gesto non è l'unico: qualche mese fa ho trovato l'auditorium sbarrato con un lucchetto, senza che mi fosse stata fornita alcuna chiave. Per questo ho chiesto più volte all'amministrazione dell'Ateneo di sciogliere ogni nodo giuridico. Ora confido in quella nuova, affinché si risolva la questione con un dialogo pacato». A questo proposito il neorettore Antonino Recca, in una nota, sottolinea che «che tali problemi possono e devono essere risolti in tempi rapidi attraverso un dialogo sereno tra i rappresentanti delle due strutture, fondato sul senso di responsabilità e di cooperazione che si richiede all'interno di un'istituzione pubblica. Abbiamo già programmato un incontro in tempi brevissimi con i due presidi, per procedere a una regolamentazione dei rapporti istituzionali e delle questioni connesse che possa garantire le esigenze di entrambe le facoltà e lo svolgimento delle attività didattiche e scientifiche all'interno dei Benedettini».
l. s. (da www.lasicilia.it)







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-5673.html