Napoli : Fioroni , serve esercito ma di insegnanti
Data: Sabato, 04 novembre 2006 ore 07:59:39 CET
Argomento: Comunicati


"Come ha detto Falcone per sconfiggere la criminalità c'e' bisogno di un esercito, si', ma di insegnanti''. Lo ha detto il ministro Giuseppe Fioroni commentando la situazione giovanile di Napoli e di altre aree a rischio del Paese e il piano d'azione varato dal ministero della Pubblica Istruzione per contrastare la dispersione scolastica, gli atti vandalici a scuola e la microcriminalita'. Risorse aggiuntive, sinergie con il territorio, scuole aperte il pomeriggio, piano per ripristinare la legalita' saranno le direttrici dell'azione che - ha sottolineato il ministro illustrando il piano - deve essere corale e congiunta tra scuola, territorio, forze dell'ordine, enti locali, volontariato, parrocchie e tutte le forze sociali presenti sul territorio. L'aumento di atti vandalici e di intimidazioni contro le scuole segnala un'offensiva della criminalità anche contro questo presidio dello Stato, ha detto Fioroni: ''Fa riflettere la tempistica degli atti vandalici di distruzione degli edifici scolastici, atti compiuti non certo per rubare poche centinaia di euro ma perchè la criminalità ha capito che la scuola, l'istruzione, può distruggerla. E allora l'attacca. Un mese fa il Ministro, oltre a visitare alcune scuole in prima linea (a Ponticelli, Forcella), ha incontrato i rappresentanti di Comune e Regione. Insieme sono state gettate le basi per intervenire sui punti di criticità ed entro il 15 novembre si svolgerà una Conferenza di servizio con i dirigenti scolastici locali per coordinare le azioni. Intanto sono stati ripartiti i fondi residui del 2006 dando priorità alle scuole napoletane e per il progetto contro la dispersione scolastica nelle aree metropolitane del Sud del Paese - che vede Napoli capofila - sono stati previsti interventi aggiuntivi di finanziamento per qualche milione di euro da erogare tra la fine dell'anno e i primi mesi del 2007. Un secondo impegno riguarda l'apertura pomeridiana delle scuole. ''Gia' e' stata avviata dalla Regione ma contiamo di raddoppiare il numero degli istituti coinvolti'', ha annunciato il ministro. E ancora sul tappeto ci sono centri di istruzione permanente per gli adulti, già partiti in via sperimentale e il coinvolgimento di oratori, volontariato, 'maestri di strada' ''per affermare la cultura della legalita', attraverso uno sforzo interdisciplinare e collegiale''. Gia' nelle scorse settimane Fioroni aveva sottolineato che la lotta ad ogni illegalita' inizia dalla scuola, dal rispetto dell'altro e delle regole della convivenza civile. Il ministro aveva quindi varato il primo Piano nazionale sull'educazione alla legalità e alla lotta alla mafia insediando nella sede del ministero il Comitato nazionale scuola e legalita' - del quale fanno parte personalità che a vario titolo ogni giorno combattono il crimine - ed aveva firmato in precedenza la direttiva sulla legalita'.





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