Sciopero del pubblico impiego a fine novembre
di R.P.
La decisione verrà presa dalle segreterie nazionali del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil già convocate per il 2 novembre. I sindacati chiedono certezze sul rinnovo dei contratti scaduti ormai da quasi un anno.
Pubblico impiego in piazza: ormai è quasi certo, considerato che per la mattina del 2 novembre è prevista una riunione delle segreterie nazionali dei sindacati di categoria aderenti alle tre confederazioni Cgil, Cisl e Uil.
Motivo della decisione: la mancata presentazione da parte del Governo dell’emendamento alla legge finanziaria che dovrebbe consentire già nel 2007 il rinnovo dei contratti scaduti ormai da quasi un anno.
Tenuto conto che per il 17 novembre è già in programma uno sciopero analogo proclamato dal sindacalismo di base, è molto probabile che i confederali rinvieranno la propria protesta alla fine di novembre o ai primissimi giorni di dicembre.
La decisione non giunge del tutto inaspettata: negli ultimi giorni, infatti, si erano moltiplicate le dichiarazioni di dissenso sulla legge finanziaria da parte di tutti i sindacati del comparto scuola che, da solo, rappresenta almeno la metà di tutto il pubblico impiego.
Un problema in più per il Governo che, se vuole evitare lo scontro, deve trovare in fretta una soluzione.
01/11/2006