Idee e proposte per una finanziaria pro-scuola
Data: Mercoledì, 01 novembre 2006 ore 16:53:37 CET
Argomento: Rassegna stampa


STABILIZZAZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE PROFESSIONALI


Occorre un cambiamento radicale del sistema di reclutamento prescrivendo requisiti culturali adeguati,
crediti professionali documentati e prove selettive di accertamento delle competenze.
È indispensabile ridurre drasticamente il precariato, con particolare attenzione alle funzioni dirigenziali,
a quelle di insegnamento e a quelle amministrative. Le scuole gestite da un Dirigente e/o da un
Direttore precario non hanno le pre-condizioni essenziali per un corretto funzionamento. Sul versante
della dirigenza qualcosa si è fatto, mentre su quello della direzione amministrativa quasi nulla: cosa si
aspetta a bandire il primo concorso per i direttori? Che fi ne faranno le graduatorie degli ex Responsabili
Amministrativi? Quale soluzione si intende adottare per i tanti Assistenti Amministrativi che in questi anni
hanno sostituito i Direttori SGA?
Si deve introdurre la fi gura professionale intermedia dei Coordinatori Amministrativi, con la defi nizione
di un apposito organico (almeno uno per scuola). Altri rinvii non sono ammissibili perché determinerebbero
condizioni di ulteriori disagi per servizi amministrativi già in forte sofferenza. L’organico dei Coordinatori
Amministrativi deve essere aggiuntivo rispetto a quelli esistenti.
La vice dirigenza defi nita per i funzionari ministeriali va prevista anche nelle scuole, coinvolgendo il
docente collaboratore vicario e il Direttore SGA. Al riguardo vanno stanziate apposite risorse fi nanziarie.
È bene chiudere le corpose vertenze giudiziali sull’anzianità dei Direttori SGA e del personale transitato
dagli enti locali, prevedendo per queste situazioni l’applicazione del trattamento di miglior favore per i
dipendenti. È una soluzione che costa, ma certamente non costano meno le innumerevoli sconfi tte già
subite dall’amministrazione in sede giudiziale.
Le risorse fi nanziarie per il rinnovo dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro dei dipendenti delle
Amministrazioni Pubbliche debbono essere disponibili già per l’esercizio fi nanziario 2007.
Il personale della scuola indebitamente utilizzato in altri compiti deve essere restituito alle funzioni
proprie. Che ci fanno i Dirigenti Scolastici, i Direttori SGA, i docenti, gli Assistenti Amministrativi presso
il Ministero a Viale Trastevere e gli Uffi ci Scolastici Regionali e Provinciali? Perché si tollera questo signi-
fi cativo sperpero di denaro pubblico, con il complice silenzio di tanti?
 

MISURE DI RAZIONALIZZAZIONE E DI SEMPLIFICAZIONE
 

Vanno soppressi, come già proposto dal prof. Sabino Cassese alla Conferenza Nazionale sulla Scuola
del 1990, gli Uffici Scolastici Provinciali e fortemente ridimensionati anche gli Uffici Scolastici Regionali,
per i quali forse non c’è proprio bisogno di un Direttore Generale. La gestione del servizio istruzione
è ormai quasi totalmente di competenza delle scuole e sono loro ad aver bisogno di un rafforzamento
di poteri, risorse professionali e dotazioni fi nanziarie.
Le assunzioni (tutte le assunzioni) possono essere effettuate dalle scuole o da reti di scuole. Il pagamento
degli stipendi (di tutti gli stipendi), con tutti gli annessi e connessi sul piano degli adempimenti
fi scali e contributivi, deve essere effettuato dalle competenti strutture del Ministero dell’Economia e delle
Finanze attraverso trasmissione telematica dei dati, mentre i compensi accessori non aventi carattere
fi sso e continuativo sono a carico delle scuole.
Occorre modifi care radicalmente le regole sulle supplenze in favore delle effettive esigenze di servizio.
Deve fi nire il balletto di accettazioni e rifi uti nell’arco di una stessa giornata.
Le supplenze servono per garantire il diritto alla prestazione didattica degli alunni e non per improprie
forme di tutela di chi è inserito in graduatorie o elenchi. Se l’aspirante non è raggiungibile per
via telefonica o non è in grado di assumere immediatamente servizio si deve andare oltre. Una volta
accettata una supplenza non può essere rifi utata, pena il rischio di pesanti sanzioni.
L’anno fi nanziario deve coincidere con l’anno scolastico per favorire la programmazione integrata.
Basta con le acrobazie di programmazione e gestione fi nanziaria cui sono costretti Dirigenti e Direttori.
Deve essere reintrodotto il Bilancio di Previsione e sostanzialmente modifi cato il regolamento di contabilità
delle scuole, ivi comprese le modalità di controllo della gestione amministrativa e contabile.
Le scuole debbono essere esentate dal pagamento della TARSU, per porre fine ad un annoso e deprecabile
contenzioso tra scuole ed Enti Locali.
Deve essere chiaro che la contrattazione integrativa di istituto viene dopo e non prima gli atti fondamentali
di governo della scuola, che sono il Piano dell’Offerta Formativa e il bilancio di previsione.
Inoltre, sulla contrattazione integrativa di istituto deve essere assegnato al Consiglio di Istituto il potere
di emanare un atto di indirizzo.
Si devono abolire gli organi collegiali nazionali e territoriali e riformare quelli a livello di singola
scuola.


Lì, 24.10.06
Il Direttore Giorgio Germani
EDITORIALE







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