Sul piede di guerra i Dirigenti scolastici iscritti all'Andis: «Difficoltà nelle nomine dei supplenti»
Data: Martedì, 24 ottobre 2006 ore 20:19:45 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Durante un'affollata riunione dei dirigenti scolastici della provincia di Catania, svoltasi nella scuola «Pizzigoni», su convocazione dell'Associazione nazionale dirigenti scolastici (Andis) sono stati affrontati i principali problemi che oggi condizionano negativamente il servizio scolastico. Essendo stata richiamata l'attenzione sulla sicurezza degli edifici e sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche da parte dell'assessorato regionale alla Pubblica Istruzione, la prima parte della riunione è stata dedicata a tali problemi ed in particolare al dibattito emerso sulla questione riguardante la «razionalizzazione». Com'è noto, il primo «dimensionamento» risale al 2000 e risulta ormai «datato», sia per le imperfezioni originarie, sia per i mutamenti verificatisi nei vari bacini di utenza. In tale contesto i dirigenti scolastici hanno confermato la linea più volte approvata dall'associazione che mira alla generalizzazione degli istituti comprensivi. Il problema della gradualità potrebbe essere risolto con un'operazione di flessibilità che, riconoscendo a tutte le scuole il diritto all'intitolazione giuridica di «istituto comprensivo», riconosca la possibilità di graduale trasformazione degli istituti sulla base delle effettive condizioni favorevoli di ciascuna scuola. L'argomento che ha impegnato maggiormente i dirigenti scolastici è stato quello relativo alle notevoli difficoltà che si riscontrano per individuare i docenti destinatari delle supplenze temporanee. Ultimamente i problemi sono aumentate a tal punto da condizionare non solo l'attività amministrativa ma, cosa molto più grave, la qualità del servizio scolastico, con pregiudizio per la didattica e con grave limitazione del diritto allo studio. L'impossibilità di concretizzare le individuazioni rende vana la ricerca ed impedisce la stipula dei contratti per la sostituzione dei docenti. I dirigenti scolastici, in un documento approvato all'unanimità, denunciano il grave stato di crisi che rischia di determinare il collasso della gestione amministrativa e didattica e chiedono che venga al più presto disposta la modifica della disposizione che consente agli aspiranti supplenti di indicare 30 istituzioni scolastiche per l'iscrizione nelle relative graduatorie. I capi di istituto sostengono che è necessario abbassare a 5 il numero di scuole esprimibili dall'aspirante supplente. Altra situazione critica da superare è quella relativa alla data di pubblicazione delle nuove graduatorie. È inammissibile, sostengono i dirigenti scolastici, far subire ritardi alle operazioni di rinnovo delle graduatorie, in quanto la pubblicazione degli «elenchi definitivi» ad anno scolastico già avviato obbliga le scuole ad attuare rimpasti che creano solo confusione e non giovano al servizio scolastico. E' necessario stabilire un anticipo dell'avvio delle operazioni di rinnovo delle graduatorie e fissare per il 31 luglio il termine entro il quale devono essere pubblicate le graduatorie definitive di ciascun anno di riferimento. MARIO CASTRO (da La Sicilia)







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