Sicurezza nelle scuole - Leanza: «Tutti gli istituti a norma entro tre anni»
Data: Sabato, 21 ottobre 2006 ore 23:51:59 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Giornata catanese di intenso lavoro per l'assessore regionale alla Pubblica Istruzione on. Lino Leanza che sa bene quanti siano gli istituti di Catania e provincia ai limiti della agibilità statica e igienico-sanitaria, non vengono rispettate le norme sulla sicurezza, anzi spesso sono inagibili. Per rendersi conto dello stato di salute della scuola e affrontare le varie problematiche ha programmato incontri nelle 9 province siciliane. Proficuo è stato l'incontro con i 58 sindaci della provincia di Catania, tenutosi nella mattinata di ieri presso Palazzo Minoriti in cui Leanza, assieme al presidente della Provicia on. Raffaele Lombardo, al dirigente generale del dipartimento regionale Pubblica Istruzione dottoressa Patrizia Monterosso, al direttore dell'ufficio scolastico regionale dott. Guido Di Stefano ed al dirigente dell'ufficio scolastico provinciale, si è a lungo soffermato in maniera dettagliata sulla messa a norma degli edifici scolastici e sulla relativa ricognizione effettuata attraverso il perfezionamento dell'anagrafe scolastica. Importante anche prendere in considerazione i riflessi negativi sul diritto allo studio in un periodo storico che induce a riflettere sul problema del disagio giovanile e della dispersione scolastica. Fra l'altro, quest'ultimo argomento ha un rilievo di primo piano dal momento che in certi quartieri del Catanese è alta la percentuale di evasione scolastica, senza contare che un'elevata percentuale di giovani viene assorbita dal lavoro nero. Diceva bene Leanza che i problemi della scuola si risolvono principalmente attraverso l'indispensabile collaborazione tra Stato, Regione, Enti Locali. Sinergia che purtroppo negli anni scorsi non sempre si è potuta realizzare. «Oltre il 60 per cento delle scuole siciliane - ha detto l'assessore Leanza - non risponde ai requisiti richiesti in mancanza di sicurezza, a questo proposito, la Regione ha preso un impegno chiaro ed economicamente impegnativo: basta finanziamenti a pioggia, investiremo le nostre risorse per rendere, entro tre anni, tutte le scuole a norma Attendiamo che i Comuni ci facciano pervenire l'analisi del fabbisogno dell'edilizia scolastica nella loro area di competenza. Insomma, vogliamo alzare il livello dell'offerta formativa e realizzare una forte interazione tra pubblica istruzione e beni culturali. Ecco che mi collego all'idea dei viaggi scolastici in Sicilia, una scelta, sempre nel rispetto dell'autonomia, di impatto dal punto di vista sia culturale che economico». Il presidente della Provincia on. Raffaele Lombardo, nel condividere la problematica esposta da Leanza, ha rilevato che identità e cultura sono valori su cui puntare per la crescita dei nostri giovani. «E' fondamentale - ha detto - che gli studenti vengano messi nelle condizioni di conoscere il patrimonio artistico siciliano, un bagaglio di partenza irrinunciabile prima di qualsiasi apertura al resto dell'Italia e al mondo». Per Patrizia Monterosso è decisiva la creazione di una scuola siciliana, proprio come in altre regioni. Una scuola senza frammentazione ma con strategie e obiettivi comuni. «Un'operazione - ha chiuso il direttore generale - che è possibile realizzare solo ascoltando il territorio e i suoi bisogni». La giornata catanese dell'assessore Leanza si è conclusa al Teatro Sangiorgi di Catania, dove ha incontrato i dirigenti scolastici di Catania e provincia. Leanza ha puntualizzato la necessità di inaugurare un nuovo periodo ispirato al metodo della concertazione per affrontare i problemi più scottanti che riguardano le istituzioni scolastiche. Ritornando al problema della sicurezza, l'assessore ha reso noto l'intento di accantonare le risorse destinate all'una tantum per utilizzarle in interventi urgenti di risanamento degli edifici scolastici precari e di costruzione di nuovi plessi. Infine, si è parlato di interventi e agevolazioni destinati a favorire le visite di carattere culturale per valorizzazione il nostro patrimonio. MARIO CASTRO (da La Sicilia)







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