QUAL E' IL CONTRARIO DI ALTITUDINE?!
Data: Sabato, 21 ottobre 2006 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Qual è il contrario di altitudine? Mattea Balli

Per rispondere a questa domanda, bisogna precisare che perché si verifichi la possibilità di avere un rapporto di antonimia (rapporto per cui due termini hanno significato contrario), è necessario che sia presente nel significato del termine (lessema, tecnicamente) almeno un tratto di tipo qualitativo. Normalmente, sono gli aggettivi e i sostantivi a disporre di coppie di contrari (antonimi): bello/brutto, buono/cattivo, allegria/tristezza, ottimismo/pessimismo. I contrari possono essere graduabili o, raramente, non graduabili complementari: sono graduabili quando la negazione di uno dei due termini non porta necessariamente all'altro (per esempio, non bello non significa per forza brutto); non graduabili complementari - come ben si spiega nel Dizionario di linguistica diretto da Gian Luigi Beccaria - quando la negazione del primo termine porta necessariamente al secondo (vivo/morto, in quanto non vivo non può che essere morto - sempre che non si dia credito all'esistenza di vampiri e zombie).

Il caso di altitudine ci obbliga a distinguere, in quanto il tratto qualitativo è presente in due delle accezioni del termine, ma non in quella tecnica, importante, che il Vocabolario della lingua italiana Treccani offre per prima: «In geografia, altezza di un luogo sul livello medio marino»: in questo significato, il contrario di altitudine non si dà. Nel significato estensivo di 'luogo alto, altura' (una zona di mare sereno si scopriva dall'altitudine, Gabriele D'Annunzio), il contrario (o, meglio, il termine simmetrico o inverso) sarà bassura; e anche altitudine 'elevatezza spirituale o morale' (di uso letterario) avrà in bassura riscontro adeguato.







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