QUAL E' L'ORIGINE DELL'ESPRESSIONE ''ANDARE CON I PIEDI DI PIOMBO''?
Data: Mercoledì, 18 ottobre 2006 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Andare, procedere con i piedi (o i calzari) di piombo

«Cento cani intorno a un osso, quando c’era un osso poi nessuna iniziativa negli affari, un andare in tutte le cose coi piedi di piombo, in mezzo a mille impacci, una diffidenza d’avari fradici, una mancanza assoluta di caballerosidad»: anche la scarsa intraprendenza sembra rendere più gravosa la condizione degli emigranti italiani di fine Ottocento, nel ritratto che ebbe modo di farne De Amicis imbarcandosi, nel 1884, su una nave diretta in Sud America.

Prudenza, cautela e circospezione sono i tratti semantici caratteristici di chi avanzi, cammini o si muova con i piedi di piombo, come se, realmente appesantito, fosse costretto a procedere con estrema lentezza. Fra le attestazioni delle varianti con forma tronca (andare, camminare col piè di piombo o del piombo) è documentato l’uso dell’espressione con riferimento a movimento, anche se solo di animali, e, in particolare, nello Specchio ideale della prudenza tra le pazzie di Francesco Moneti, pubblicato a Firenze nel 1707 («conduceva costui per la città un asino caricato a discrezione di contadino, cioè con una gran forma di legne, e perché il detto animale era ben ponderato nelle sue azzioni, camminava col piè di piombo per non inciampare, finché pareva che egli patisse di podagra» [GDLI]). I primi documenti, invece, che testimoniano l’uso del significato più comune dell’espressione, quello che suggerisce scelte di cautela e avvedutezza da adottarsi nelle più svariate circostanze, sono anteriori di circa due secoli («Vadino le donne col piè di piombo e, innanzi che faccino un atto benigno, avvertischino a chi lo fanno», Piccolomini [GDLI]).
Il peso che in queste espressioni produce prima lentezza di movimento e poi accortezza di comportamento è ancor più icasticamente presente in altre analoghe locuzioni appartenenti alla medesima area semantica e attestate sin dal XV secolo: avanzare, procedere con il calzare o i calzari di piombo, calzare calzari di piombo («Se ti sicurasse bene e tu vegga di poterlo servire, fallo, ma vavvi su co’ calzari del piombo», Morelli [GDLI]).

Luigi Romani






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