Concorso Ordinario Dirigente Scolastico: Due pesi e due misure
Data: Luned́, 16 ottobre 2006 ore 11:15:19 CEST Argomento: Opinioni
Al Segretario Generale FLC Cgil Federazione Lavoratori della Conoscenza ENRICO PANINI Via Leopoldo Serra 31 00153 Roma email: organizzazione@flcgil.it p.c. Al Segretario Generale CISL Scuola ROMA p.c. Al Segretario Generale UIL Scuola ROMA p.c. Al Segretario Generale SNALS ROMA p.c. Al Segretario Generale GILDA ROMA
Concorso Ordinario Dirigente Scolastico: Due pesi e due misure .
Sono un’iscritta alla CGIL Scuola, appartenente al Direttivo Provinciale di Messina; con la presente do voce all’indignazione di tutta una serie di insegnanti che negli anni si sono battuti per la tutela dei diritti della categoria e che in questa contingenza si sono ritrovati da soli a lottare per il conseguimento di un obiettivo attinente alla loro sfera di diritti professionali. Faccio, infatti, parte di un consistente gruppo di insegnanti di tutta Italia (circa 500) i quali hanno partecipato al concorso per Dirigenti Scolastici, indetto con DDG 22.11.2004, in virtù di una sentenza di sospensiva del Tar Lazio, al quale si sono rivolti per contestare l’arbitrarietà del moltiplicatore 7, previsto nel bando, che ha determinato l’esclusione di centinaia di aspiranti concorrenti. Dopo aver superato le difficilissime prove del concorso, ed essere stati avviati al corso di formazione, che già dura da oltre cinque mesi, ci troviamo posti di fronte alla consapevolezza dell’inutilità dei nostri sacrifici, poiché alcuni giudici dei Tar si sono già espressi negativamente nei confronti di colleghi di varie province d’Italia nella stessa nostra situazione. L’amarezza che mi ha spinta a scrivere questa nota, nasce dalla constatazione del fatto che nessun sindacato, ed in primis quello al quale appartengo, hanno speso anche una sola parola a favore di noi, lavoratori della scuola, che abbiamo avuto il solo torto di credere che per essere validi Dirigenti Scolastici fosse necessario dimostrare il possesso d’intelligenza, capacità, competenze, cultura e non certamente il possedere o meno qualche manciata di centesimi di punti (mi riferisco alla selezione iniziale sulla base dei titoli) che ci ha spinti a ricorrere avverso l’esclusione dalla preselezione. Abbiamo assistito, esterrefatti, all’impegno profuso da tutti i sindacati, ed in primis quello al quale appartengo, per la difesa dei diritti dei colleghi aspiranti Dirigenti Scolastici i quali, dopo aver superato le prove scritte ed orali, non si sono utilmente collocati in graduatoria per essere avviati al corso di formazione, sulla base della limitazione del 10% previsto dal bando stesso. Per loro è stato organizzato, con la partecipazione di tutti i sindacati, un convegno a Roma il 15.09.2006 che è approdato in un emendamento inserito nella finanziaria 2007 che li vedrà “ripescati”, formati e infine Dirigenti Scolastici, probabilmente già entro il 1.09.2007. Anche nei confronti dei Presidi incaricati, prossimi al concorso riservato, i succitati sindacati si stanno prodigando per l’abbattimento del paletto del 10% previsto dal bando del concorso, organizzando un sit in a Roma per il 20 ottobre 2006. E NOI RISERVISTI, SIAMO FIGLI DI UN DIO MINORE? In fondo abbiamo invocato gli stessi diritti che sono stati concessi agli uni e agli altri aspiranti Dirigenti dei quali ho detto sopra. Mi rivolgo adesso prioritariamente ai vertici del sindacato al quale appartengo, ma anche agli altri sindacati che rappresentano centinaia di colleghi nella mia stessa situazione: VI INVITIAMO CALDAMENTE A SOSTENERE, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI, LA NOSTRA POSIZIONE, CON LO STESSO IMPEGNO E COERENZA PROFUSI IN ALTRE BATTAGLIE, ATTIVANDO TUTTE LE STRATEGIE CHE RITERRETE PIU’ OPPORTUNE AFFINCHE’ CI SIA GARANTITO IL CONSEGUIMENTO DEL DIRITTO PRIORITARIO AD UN EQUANIME TRATTAMENTO.
Attendiamo fiduciosi un vostro riscontro, grazie Addì 15.10.2006 Prof.ssa Lilia Leonardi (letteria.leonardi@istruzione.it)
|
|