FINANZIARIA 2007. IL GIUDIZIO DEI SINDACATI
Data: Marted́, 10 ottobre 2006 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Comunicati


Finanziaria 2007: documento CGIL CISL UIL    CGIL CISL UIL, consapevoli delle difficoltà del Paese sul piano dello sviluppo economico e  produttivo, dell’aumento delle disuguaglianze sociali, del pesante stato dei conti pubblici,  hanno impostato una piattaforma rivolta soprattutto alla costruzione delle condizioni per lo  sviluppo nel segno dell’equità, contestualmente al risanamento della finanza pubblica.    Tale piattaforma è  incentrata sulle seguenti priorità:  -  necessità che nella composizione della  legge finanziaria  ci sia un equilibrio visibile tra  investimenti e dinamiche di correzione della spesa;   -  lotta all’evasione ed elusione fiscale e revisione del secondo modulo della riforma  Tremonti ripristinando la progressività dell’imposta e ridistribuendo risorse ai redditi da  lavoro dipendente e pensione;  -  qualità e selettività degli investimenti  per lo sviluppo, potenziando il sostegno alla  ricerca e all’innovazione di prodotto, individuando misure specifiche  a favore del  Mezzogiorno;    -   copertura dei finanziamenti relativi ai contratti pubblici 2006-2007;  -  centralità della lotta alla precarietà del lavoro, con impegni alla stabilizzazione  occupazionale nei settori pubblici e privati sia nella legge finanziaria sia nella successiva  definizione di un piano di legislatura per la stabilità e la buona occupazione.  La nostra coerenza nella fase di confronto col Governo ha prodotto una serie di risultati che  ci fanno valutare positivamente il complesso della manovra.    In particolare valutiamo positivamente:  -  l’equilibrio tra le risorse destinate agli investimenti e quelle derivanti dalla correzione  della spesa.  -  Il ridisegno delle aliquote dell’IRPEF che ristabilisce progressività e ridistribuisce verso i  redditi medi e medio bassi.   -  Rispetto invece agli impegni assunti dal Governo in sede di concertazione sulla  destinazione del 40% della riduzione del costo del lavoro ai lavoratori dipendenti,  richiesta da CGIL CISL UIL, occorre che il Governo chiarisca se, quanto e come tale  impegno sia compreso nella manovra.  -  Gli impegni di spesa assunti per il mezzogiorno sul piano sia del sostegno fiscale agli  investimenti produttivi sia su quello infrastrutturale. Una selettività del cuneo fiscale per la parte destinata alle imprese, verso settori esposti  alla concorrenza, il mezzogiorno, l’occupazione a tempo indeterminato e l’occupazione  femminile. La copertura dei rinnovi contrattuali dei pubblici, rispetto alla quale però chiediamo  l’attivazione del tavolo negoziale per determinare la modularità delle risorse previste  per il periodo 2006-2007.    Restano comunque delle criticità che vanno risolte nel confronto successivo col  governo e nel dibattito parlamentare:  -  non condividiamo la riduzione dei trasferimenti agli Enti locali e la successiva possibilità  di aumenti di addizionali IRPEF, ICI e tasse di scopo rischiano di vanificare gli effetti  delle riforma fiscale con pesanti conseguenze sulla tenuta del potere d’acquisto, sulla  qualità delle prestazioni erogate e sui riflessi sul personale. Nel documento avevamo  chiesto l’attivazione di un tavolo specifico di confronto col governo e le autonomie locali  che non si è mai realizzato: ribadiamo l’esigenza urgente onde apportare correttivi  visibili nel testo della finanziaria.  -  Il Patto per la salute è costruito su linee strategiche apprezzabili, ma ribadiamo la  nostra contrarietà alle misure di compartecipazione dei cittadini alle spese sanitarie,  come i ticket, che incidono ulteriormente sul reddito dei lavoratori dipendenti.  -  Non condividiamo la mancata previsione di risorse per la stabilizzazione dei lavoratori  precari negli enti locali e nella sanità, Ricerca e Università.  -  Pur apprezzando le misure previste per l’emersione del lavoro nero, per quanto riguarda  la stabilizzazione del lavoro precario avanzeremo proposte di intervento e modifica al  testo presentato, ribadendo la richiesta contenuta nel documento del 18.9 di un lavoro  di legislatura per il superamento della precarietà verso una buona e stabile  occupazione.  -  Consideriamo positivo l’innalzamento della no tax area per i pensionati che risponde  solo in parte alla rivendicazione da noi espressa nel documento del 18.9, e che  riaffermiamo, di parificazione tra lavoro dipendente e pensionati. Ribadiamo inoltre la  necessità di aumentare le detrazioni per gli ultra75enni, le cui pensioni negli anni hanno  subito una maggiore svalutazione e di prevedere misure per gli incapienti. La dotazione  del fondo per la non autosufficienza, pure positiva, risulta però insufficiente.  -  Vanno corrette e allineate a quelle dei lavoratori dipendenti le prestazioni sociali dei  lavoratori parasubordinati, in corrispondenza all’aumento della contribuzione.  -  Per quanto riguarda l’istituzione del Fondo presso l’INPS per l’erogazione del TFR,  riaffermiamo la priorità dello sviluppo della previdenza complementare e riteniamo  necessario un confronto finalizzato ad un’intesa tra le parti sociali e l’esecutivo. Rivendichiamo la necessità della copertura del contratto del trasporto pubblico locale  con l’indicazione nella legge finanziaria di risorse specifiche.    Roma, 3 ottobre 2006








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