NO alla tassa sulla Riproduzione di articoli di riviste o giornali.
Data: Domenica, 08 ottobre 2006 ore 08:07:58 CEST
Argomento: Normativa Utile


Nel Decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262 "Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 230 del 3 ottobre 2006, leggiamo...   Capo IX Disposizioni concernenti l'editoria e le comunicazioni - Art. 32. Riproduzione di articoli di riviste o giornali 1. All'articolo 65 della legge 22 aprile 1941, n. 633, dopo il comma 1, e' inserito il seguente: «1-bis. I soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti. La misura di tale compenso e le modalità di riscossione sono determinate sulla base di accordi tra i soggetti di cui al periodo precedente e le associazioni delle categorie interessate. Sono escluse dalla corresponsione del compenso le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.». Clicca su:

 

 

http://www.camera.it/parlam/leggi/decreti/06262d.htm
http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/01165dl.htm
               


Cosa significa in realtà?
Che tutte le volte che un sito riporta anche parzialmente l'articolo pubblicato da un pedagogista o che un'associazione no profit informa tramite citazioni autore o una community riporta anche anche solo parzialmente in un forum il pensiero di un autore pubblicato, bisogna provvedere al pagamento della sopracitata tassa?
Sarebbe sicuramente la fine dell'informazione internet e un grosso limite alla conoscenza democratica!
La Redazione (da scuolaidea)


NO alla tassa sulle rassegne stampa
Con questo slogan l'associazione PeaceLink ha lanciato in rete una campagna per revocare le modifiche alla legge sul diritto d'autore introdotte con il decreto legge 262 del 3 ottobre 2006, che ha stabilito l'obbligo di un pagamento per la riproduzione di articoli di attualita' senza scopo di lucro, contrariamente a quanto prevedeva la precedente formulazione sul diritto d'autore che poneva come unico obbligo la citazione della fonte.
Un gruppo missionario che raccoglie sul web articoli sulla guerra in Darfur. Un comitato di quartiere che vuole documentare uno scempio ambientale archiviando articoli della stampa locale. Un'associazione di persone colpite da una malattia rara che vuole mettere a disposizione di tutti una rassegna stampa sui progressi scientifici del settore. Un'associazione pacifista che vuole denunciare, con prove giornalistiche alla mano, crimini di guerra e violazioni dei diritti umani. A partire da domani tutti questi soggetti potrebbero essere costretti a pagare una tassa ingiusta alle associazioni degli editori per continuare a svolgere le loro attivita'. Soldi che per giunta verranno intascati dagli editori, e di certo non dai giornalisti che hanno scritto quegli articoli, pagati una tantum per la cessione dei loro diritti d'autore alle testate per cui lavorano.
"Da piu' di dieci anni - ha dichiarato Carlo Gubitosa, referente della campagna - collaboro con il sito www.peacelink.it, che sulle sue pagine ospita quasi 18mila articoli, alcuni originali, altri tradotti, molti ripresi da varie fonti autorevoli, sempre e comunque menzionate e riportate per esteso. Sul nostro sito tutti questi articoli hanno
acquistato un valore aggiunto proprio perche' organizzati, tematizzati, catalogati e collegati tra loro grazie al lavoro di un gruppo costituito totalmente da volontari, dal presidente in giu'. Molto di questo materiale - aggiunge Gubitosa - e'
scomparso dai siti web delle testate che lo hanno pubblicato, e questo aggiunge al nostro lavoro di bibliotecari anche un importante ruolo di memoria storica delle lotte italiane e internazionali per la pace e il
rispetto dei diritti umani".
Nel testo dell'appello, pubblicato all'indirizzo http://www.peacelink.it/rassegnestampa si chiede al parlamento italiano di abolire con un opportuno provvedimento le disposizioni contenute nel decreto legge 262/2006 che modificano in senso restrittivo la legge sul diritto d'autore.

Per contatti e informazioni:
http://www.peacelink.it/rassegnestampa
Associazione PeaceLink

Telematica per la Pace - volontariato dell'informazione
www.peacelink.it
info@peacelink.it

Campagna "No alla tassa sulle rassegne stampa".
Carlo Gubitosa
 Sono contrario all'imposizione di una tassa sulle rassegne stampa realizzate senza scopo di lucro.
Chiedo pertanto che il Parlamento abolisca con un opportuno provvedimento il primo comma dell'articolo 32 del capo IX del decreto legge 3 ottobre 2006 n. 262, recante "Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria", con cui sono state anticipate alcune delle misure previste dal disegno di legge finanziaria 2007.
Questa tassa non aggiungerebbe niente al lavoro dei giornalisti e degli scrittori, ma sarebbe solo un ingiusto guadagno per i gruppi editoriali a cui questi autori hanno ceduto la gestione dei loro diritti.
Chiedo che la legge sul diritto d'autore venga ripristinata nella sua precedente formulazione, in base alla quale "gli articoli di attualità di carattere economico, politico o religioso, pubblicati nelle riviste o nei giornali, oppure radiodiffusi o messi a disposizione del pubblico, e gli altri materiali dello stesso carattere possono essere liberamente riprodotti o comunicati al pubblico in altre riviste o giornali, anche radiotelevisivi, se la riproduzione o l'utilizzazione non è stata espressamente riservata, purché si indichino la fonte da cui sono tratti, la data e il nome dell'autore, se riportato".
Chiedo al governo del mio paese di promuovere come previsto dalla stessa Costituzione, lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, anche e soprattutto attraverso la libera circolazione dei saperi e la difesa del diritto a "cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere", stabilito dalla dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.
Mi impegno a fare quanto e' in mio potere affinche' venga pubblicamente denunciato ogni tentativo di soffocare la libera iniziativa culturale dei cittadini con obblighi e tassazioni contrarie ai principi costituzionali e ai diritti umani universali.

Aderisci:
- singole persone
- enti e associazioni

Adesioni dal 4 ottobre 2006:
- 661 persone
- 49 enti/associazioni







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