NON CI SOGNIAMO DI DIRE AGLI INSEGNANTI CHE NON DEVONO BOCCIARE
Data: Giovedì, 05 ottobre 2006 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Comunicati


La Bastico: niente manica larga

 
 
Non ci sogniamo neanche di dire agli insegnanti che devono essere meno rigorosi nelle promozioni'

 La Bastico: niente manica larga

 ´Macché manica larga! Non ci sogniamo neanche di dire agli insegnanti che devono essere meno rigorosi nelle promozioni', si difende Mariangela Bastico, viceministro della pubblica istruzione, diessina, ex assessore scolastico regionale in Emilia Romagna.
 È ammette: ´La Finanziaria è stata il frutto di un confronto snervante con il dicastero dell'economia. Alla fine, abbiamo raggiunto un pacchetto scuola di grande rigore, sui contenuti e sulla spesa'.
 Domanda. Tra le misure di contenimento della spesa c'è anche la previsione di un abbattimento del 10% delle bocciature alle scuole superiori a partire dal prossimo anno scolastico. Con un risparmio di oltre 72 milioni di euro.


 Risposta. E' un risparmio che si inserisce all'intero di una riforma, quella che innalza l'obbligo scolastico fino ai 16 anni, ossia fino al biennio delle superiori.

 D. E questo vuol dire che giacché i primi due anni delle scuole superiori sono obbligatori bisogna essere di manica larga nelle promozioni?

 Risposta. Niente affatto! E' che deve cambiare il metodo e l'approccio degli insegnanti. Se ci sono ragazzi che non riescono ad imparare con un metodo tradizionale è necessario cambiarlo, proprio perché per i giovani è un dovere frequentare ma anche un diritto avere le conoscenze di base che il nuovo obbligo prevede.

 D. Come avete fatto a stimare un taglio del 10% delle bocciature?

 R. Stiamo elaborando un pacchetto di misure che daranno i loro frutti a regime nel giro di 3/5 anni. Ma già dal prossimo anno contiamo di realizzare un buon risultato nella lotta all'insuccesso scolastico. Oggi il 98% dei giovani prosegue la scuola dopo le medie. Dal 2007/08 la frequenza sarà obbligatoria per il 100%. Il momento più difficile sono proprio i primi due anni delle superiori. Chi non riesce, molto, spesso abbandona uscendo definitivamente da ogni percorso di formazione. Ed è questo un risultato che non possiamo più permetterci, visti i livelli di competizione nel mondo del lavoro.

 D. Quali sono le misure antibocciatura?

 R. Per esempio, la riduzione delle ore di studio negli istituti professionali. Oggi se ne fanno 40 la settimana, sono troppe e sono dispersive. Se ne possono fare benissimo 36 di ore. Questo significa che gli insegnanti impegnati sulle altre 4 ore potranno essere utilizzati diversamente, per esempio facendo lezioni di recupero all'interno della stessa scuola. E poi presenteremo nuovi obiettivi di apprendimento essenziali, su cui i docenti dovranno lavorare.

 D. Essenziali o minimi?

 R. Essenziali, essenziali, no abbasseremo la qualità media, ma anzi innalzeremo eliminando l'eccesso di discipline. Il processo di riforma a cui cominciamo a lavorare è lungo.

 D. I risparmi però dovranno esserci già il prossimo anno. E con la clausola di salvaguardia, inserita in Finanziaria, lo stato comunque non vi darà le somme oggetto di risparmio.

 R. E' una norma che dà la misura della serietà degli impegni che ci siamo assunti.

 D. E se proprio non ce la dovreste fare a tagliare le bocciature?

 R. Ci sono anche altri fronti di risparmio che abbiamo indicato. Questo delle promozioni non è certo il più consistente. Una soluzione alternativa ci sarà. Di certo, non costringeremo i docenti a bluffare.

Nota: ItaliaOggi 4/10/2006








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