È
il risultato del
quarto rapporto sulla sicurezza degli edifici scolastici presentato nella capitale da Cittadinanzattiva, che ha messo
sotto la lente 271 scuole, concentrate in 88 città, 25 province
e 12 regioni. Qualche passo avanti, però, è stato fatto: per
esempio, risultano nominati quasi tutti i responsabili della
sicurezza e tutte le figure previste dalla legge 626/1994;
inoltre le prove di evacuazione si sono svolte nel 92% delle
scuole, contro il 75% dello scorso anno.
Lungo,
però, l’elenco delle carenze: ancora mancano nel 68% delle
scuole le certificazioni di agibilità statica, il 71% non ha
quelle igienico sanitarie, mentre il 75% è privo della
certificazione di prevenzione incendi. Sono frequenti i crolli
di intonaci, che si sono verificati nel 23% delle mense, nel 21%
dei laboratori, nel 15% delle palestre e nel 5% delle aule.
Mancano, poi, scale di sicurezza, porte antipanico, ci sono in
aula banchi e sedie rotte in una scuola su quattro. Il 10% delle
aule ha pavimenti sconnessi, il 12% finestre non integre, prive
di tapparelle o persiane nel 24% dei casi.
La
cura è difficile, quasi una
mission
impossible: faticoso, infatti, reperire i fondi per
adeguare a criteri elementari di sicurezza gli istituti
scolastici. Non c'è, inoltre, una cultura della sicurezza.
Mancano all’appello 500 milioni di euro per le scuole delle zone
a rischio sismico: non sono stati erogati i primi 194 milioni di
euro approvati dal Cipe (in Gazzetta nell’agosto 2005) e si sono
perse le stracce del secondo stralcio di circa 300 milioni.
Secondo Cittadinanzattiva nella Finanziaria 2007 occorrerebbero
ulteriori fondi per la messa in sicurezza delle scuole.
A
pesare, soprattutto, la vetustà degli edifici: il 54% è stato
costruito fra il 1900 e il 1965, il 41% fra il 1965 e il 1990.
E, ancora, più del 70% degli edifici si trova in zone a rischio
sismico, il 15% in aree con problemi di ordine pubblico o in
posti dove si registrano episodi di criminalità anche
all’interno o nei pressi delle scuole.
Grave
la situazione delle palestre : quasi una scuola su tre non ne ha
e non utilizza strutture esterne; fra le scuole che hanno
palestre, invece, il 15% ha attrezzature danneggiate, il 15%
pavimenti rovinati, solo il 7% ha attrezzature specifiche per
gli alunni disabili; il 40% è privo della cassetta di pronto
soccorso.
Fra le
richieste di Cittadinanzattiva il rispetto dei tempi per il
completamento dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica, prevista
per dicembre 2006, la stipula di un patto fra Stato, enti locali
e cittadini per individuare gli edifici scolastici in cui è
necessario investire in sicurezza; chiesta anche la promozione
di conferenze annuali pubbliche con gli amministratori locali
per stilare i piani complessivi di intervento nelle scuole.
Fondamentale, poi, promuovere una cultura della sicurezza anche
nelle scuole: proprio per questo è prevista per il 24 novembre
una Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole con
l’obiettivo di sensibilizzare non solo chi lavora nella scuola,
ma anche famiglie e cittadini, dando un contributo allo sviluppo
di una cultura della sicurezza.
Nicoletta Cottone (da
ilsole24ore.com)