IL GIALLO ASSUNZIONI A SCUOLA, SARANNO 150 MILA
Data: Luned́, 02 ottobre 2006 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Comunicati


Il giallo assunzioni a scuola: saranno 150 mila

 Sembrava che nella notte tutto fosse andato a posto. Ma quando ieri mattina il responsabile della pubblica istruzione, Beppe Fioroni, al consiglio dei ministri ha cominciato a sfogliare gli articoli della Finanziaria che riguardavano la scuola è sbiancato.Nell'articolato distribuito figuravano tutti i tagli proposti due giorni prima dal dicastero dell'economia e che avevano fatto infuriare sindacati e parte della maggioranza: cattedre di sostegno all'handicap ridotte, numero di alunni per classe innalzato, assunzioni dei docenti precari per 80 mila unità e in quattro anni.
 E anche le tabelle allegate con l'indicazione dei risparmi di spesa attesi erano ferme a due giorni prima. Si tratta solo di una svista, si sono affrettati a rispondere quelli del tesoro. Sospesa la riunione (ufficialmente si è trattato di una ´pausa tecnica causa revisione testi'), i tecnici dei due dicasteri hanno scritto ex novo le norme frutto dell'accordo politico raggiunto in nottata. Sono così rispuntate le 150 mila assunzioni a tempo indeterminato dei docenti precari che saranno realizzate nei prossimi tre anni in base a nuove graduatorie. Per il personale ausiliario, tecnico e amministrativo ci saranno invece 20 mila assunzioni. Riformato poi il sistema di reclutamento dei dirigenti scolastici: avrà cadenza triennale sui posti vuoti in organico.


 Sul fronte del sostegno all'handicap, il ministero si impegna a un maggior coordinamento con regioni e unità sanitarie locali per una verifica più stringete sui requisiti per l'assegnazione dei docenti. Ma niente innalzamento delle percentuali, così come invece prevedeva la bozza di Tps.

 E poi, così come anticipato da ItaliaOggi martedì scorso, nella Finanziaria entra, tra le misure di risparmio, la soppressione degli Istituti di ricerca regionali (Irre) e dell'Indire (centro di documentazione), le cui funzioni sono trasferite a una nuova agenzia per lo sviluppo dell'autonomia scolastica. Il 50% del personale che lavora in queste strutture dal prossimo anno tornerà a insegnare. Riformato anche l'Invalsi, l'istituto nazionale di valutazione, i cui vertici decadranno tutti dall'incarico dal momento dell'entrata in vigore della legge.

 Docenti recuperati alle classi (circa 7 mila) anche sul fronte dell'insegnamento dell'inglese alle elementari: non ci saranno più docenti specialisti, saranno gli tessi maestri a doversi specializzare, attraverso corsi di formazione full immersion, per insegnare la lingua straniera. Usciranno invece definitivamente dagli organici della scuola i circa 6 mila docenti inidonei per motivi di salute: saranno riassorbiti presso altre amministrazioni. In futuro, una ulteriore riduzione degli organici è legata ai risultati della revisione, e riduzione, dei carichi orari settimanali delle lezioni. Rientra tra le misure di risparmio l'intervento sui controlli dei bilanci delle scuola: saranno svolti non più da tre ma da un solo revisore dei conti, scelto non più a livello nazionale ma tra i dipendenti con sede di servizio nella stessa provincia in cui ha sede l'istituzione scolastica. Attesa una minore spesa del 95%. Riformato, poi, il bilancio dello tesso ministero: ci saranno solo due capitoli di spesa e i finanziamenti alle scuole saranno trasferiti direttamente senza passaggi a livello regionale e provinciale. Il fondo per la gestione delle scuole è accresciuto di 100 milioni di euro.

 La Finanziaria si occupa anche della sicurezza dell'edilizia scolastica e stanzia 30 milioni di euro. Le regioni potranno fissare un nuovo termine per completare gli adeguamenti, che interessano circa la metà degli edifici scolastici, e che comunque devono essere ultimati entro il 31 dicembre 2009.

 Spunta in Finanziaria anche la riforma dell'obbligo scolastico: l'istruzione dovrà essere impartita per almeno dieci anni. A partire dal prossimo anno, dunque, tutti a scuola fino a 16 anni, con l'obiettivo di conseguire un diploma o una qualifica professionale presso un ente accreditato. Per i bambini da 0 a 6 anni saranno sperimentati nuovi percorsi pedagogici di accompagnamento, i collaborazione con gli enti locali.

Nota: ItaliaOggi 30/09/2006






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