LA DISLESSIA NON E' UNO SCHERZO
Data: Sabato, 30 settembre 2006 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Opinioni


Buon giorno,
 trovo che sia spaventevole diffondere notizie non reali su disturbi cosi' seri! Perdonatemi ma sono mamma di un ragazzo dislessico e trovo che in questo articolo si sia data voce solo all'ignoranza e ai pregiudizi nei confronti di un problema che ha bisogno ancora di tante braccia, di tanta volonta' per poter essere affrontato.
 Non corrisponde al vero che "subito gli viene appioppata l'etichetta dislessico", purtroppo i nostri ragazzi si sottopongono a lunghe e attente verifiche, test, analisi, mediamente dopo la segnalazione della scuola o dei genitori passa una anno prima che venga redatta una diagnosi di dislessia, e durante questo anno il ragazzo ha dovuto affrontare una media di una seduta alla settimana con la neuropsichiatra.
 Dopo questo iter lungo e faticoso, se arriva il verdetto positivo e si e' diagnosticati dislessici si e' sottoposti a terapia logopedica almeno due volte alla settimana, oltre all'esercizio quotidiano e i compiti assegnati dalla scuola.
 Secondo il vostro articolo sembra che noi genitori e gli insegnanti di ragazzi dislessici risolvono tutto con l'insegnante di sostegno, ma non e' cosi', anzi mio figlio come la maggior parte di ragazzi dislessici, non ha l'insegnante di sostegno proprio perche' non e' giudicato assolutamente il modo per risolvere il problema!
 Quanti insegnanti di sostegno preparati per questo problema esistono in Italia?
 Non ho letto e non ho sentito a nessun convegno sulla dislessia che la soluzione e' avere l'insegnante di sostegno se non per i casi molto gravi.

 La dislessia non e' UN FENOMENO EVOLUTIVO DESTINATO AD ESSERE SUPERATO CON LA CRESCITA, qui la cattiva informazione dilaga ulteriormente!e non si riesce a recuperare in pochi mesi con interventi idonei, non abbiamo ancora scoperto questa pozione magica che dite esista per risolvere questo problema in breve tempo, e mi sembra davvero crudele minimizzare cosi' il problema, crudele nei confronti dei nostri ragazzi e delle famiglie che li seguono che fanno mille sacrifici per aiutare i propri figli.
 La dislessia non e' neanche un handicap, la dislessia non e' legata ad alcuna "patologia" cerebrale, non e' legata ad alcuna malattia, e' una caratteristica cerebrale che non e' destinata a modificarsi con l'eta', ma bensi' i ns ragazzi vengono aiutati a trovare i famosi metodi compensativi con i quali arrivare agli stessi risultati di un normolettore o di chi non e' ne' disgrafico ne' discalculico.
 A tal proposito Vi consiglierei vivamente di consultare il Sito: www.dislessia.it e di chiedere il parere al Dott. Profumo, che da anni tenta di approfondire il problema, e di fornire aiuti validi e concreti scientifici e didattici.
 Mi auguro che diate voce anche a chi studia seriamente questo fenomeno e che tentiate il piu' possibile di fornire notizie vere.

 Buona giornata
 Milazzo Cristina
 
Risponde Silvana La Porta
 
Gentile Signora Milazzo,
 
l'articolo pubblicato faceva parte della nostra rassegna stampa quotidiana e era estratto dal quotidiano Il Giornale. Credo che il giornalista, più che misconoscere il grave problema della dislessia, volesse sottolineare la speculazione che a volte può verificarsi (magari per creare posti di lavoro) in relazione a questi soggetti. La ringraziamo comunque per il suo intervento che sicuramente darà un valido contributo al dibattito sulla dislessia
cordiali saluti
 
la redazione di Aetnanet






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-5414.html