Mille posti a disposizione dei presidi  


Completate le individuazione di nomine da parte dell'ufficio scolastico provinciale (circa 6mila posti), da stamane i dirigenti scolastici potranno iniziare provvedere a coprire i posti rimasti vacanti, circa mille, dallo scorrimento delle graduatorie permanenti, molte delle quali esaurite. Un fatto, questo, che se era prevedibile per quanto concerne il sostegno, per molte altre discipline neppure lo stesso ufficio scolastico provinciale prevedeva di ultimare gli elenchi. Gli stessi aspiranti alla nomina della catedra di educazione fisica, per esempio, non credevano all'esaurimento della graduatoria permanente, anche perché lo scorso anno in tanti rimasero senza lavoro; la cosa più curiosa deriva dal fatto che anche i docenti ben piazzati nella graduatoria, considerati i precedenti, non si sono presentati alla convocazione. Quindi, a partire da oggi, come detto, per completare gli organici i presidi inizieranno a nominare i supplenti.
 Il quadro però, ad anno scolastico già iniziato, non è per nulla chiaro. Infatti, i dirigenti scolastici in casi di necessità dovranno nominare i supplenti prelevandoli dalle vecchie graduatorie di istituto. I contratti dovranno essere stpulati con la clausola "fino all'avente diritto", cioè in attesa che l'ufficio scolastico provinciale pubblichi i nuovi elenchi di istituto. Il che significa doppio lavoro, con gravi conseguenze per la continuità didattica. Infatti, una volta pubblicati i nuovi elenchi, i presidi dovranno rifare le convocazioni per cui potrebbe magari capitare che un supplente nominato con le vecchie graduatorie possa essere scavalcato da altri meglio posizionati nei nuovi elenchi e quindi perdere la supplenza. Alcuni rappresentanti sindacali per questo consigliano di provvedere alle nomine dei supplenti solo in casi di necessità onde evitare "balletti" di supplenti. A conti fatti, comunque, se per ciò che riguarda il sostegno quasi sicuramente le nomine "fino all'avente diritto" diventeranno presto definitive per mancanza di aspiranti forniti del titolo di specializzazione, per le altre discipline difficilmente si eviterà la "girandola" di docenti.
 Mario Castro_