La segreteria provinciale della Flc Cgil, di concerto con le
associazioni sindacali, con il mondo dell'associazionismo laico e cattolico
degli insegnanti e dei genitori, ha promosso una raccolta di firme per il rapido
e definitivo superamento delle indicazioni nazionali. Da parte sua il prof.
Tomasello, che dirige la segreteria generale della Flc Cgil scuola rileva che
«alla luce degli atti negoziali e dell'intesa raggiunta con l'Aran, nel luglio
scorso, che archivia definitivamente il tutor e il portfolio, la Flc Cgil
ribadisce la piena vigenza normativa dei nuovi programmi del 1985 della scuola
primaria e degli ordinamenti del 1991 della scuola dell'infanzia, nonché
dell'organizzazione modulare prevista dalla legge 148 del 1990, congiuntamente
alla necessità di mettere in soffitta quelle indicazioni nazionali che, nelle
logiche del ministro precedente, esternavano l'intenzione di scardinare
l'impianto didattico e organizzativo della scuola di base».
«Il comitato
promotore - continua Tomasello - presenterà una relazione dettagliata ai
parlamentari che aderiscono all'iniziativa e che sono insediati nella settima
commissione della Camera dei deputati».
«Infine, la Flc Cgil - conclude
Tomasello - impegnata nella difesa e valorizzazione della scuola pubblica,
ricorda che "cestinare" una produzione di appendice della controriforma del
ministro precedente caratterizzata da gravi inesattezze storiche e scientifiche
e da un uso incerto dei modi e dei tempi verbali, rappresenta un'immediata
urgenza per costruire una riforma della didattica e dell'organizzazione del
lavoro largamente condivisa e profondamente discussa e partecipata da parte del
corpo docente, rispettosa, così come ha definito il ministro Fioroni negli
incontri con il sindacato federale, dell'autonomia sancita dal Dpr 275».
Secondo il sindacato, la definitiva archiviazione dovrà partire dal primo
settembre 2007 per la predisposizione dei libri di testo e «dando certezza
indispensabile alle scuole». A tal proposito viene chiesta una commissione
autorevole e pluralista. In effetti, la necessità di rivedere le indicazioni
nazionali è stata sollecitata da più parti e lo stesso ministro ha lasciato
intendere di voler porre mano a quell'operazione che si propone di emanare il
regolamento che dovrà sostituire le indicazioni nazionali rimaste «provvisorie»
per così lungo tempo.
MARIO CASTRO (da La Sicilia)