Ancora in alto mare la procedura di nomina dei bidelli
Data: Giovedì, 05 settembre 2002 ore 18:15:24 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Catania 5-9-2002 Circa 500 aspiranti alla nomina di collaboratori scolastici, hanno atteso inutilmente una soluzione sulla lunga vertenza riguardante le nomine del personale ausiliario, incluso nella seconda fascia. Le aspettative sono state deluse, anche se il dirigente del Provveditorato sostiene che vi sia stato un equivoco. Zanoli avrebbe detto ai sindacati della scuola, agli avvocati dei due schieramenti, al legale che aveva vinto il ricorso al Cga riguardante gli ex bidelli dello Stato, nonchè agli avvocati che difendono i collaboratori scolastici che avevano prestato servizio presso gli Enti locali, che in caso di novità sarebbero stati informati via fax. Considerato che non si sono registrate novità, Zanoli non ha ritenuto opportuno procedere ad una ulteriore convocazione.
Rimangono pertanto senza sbocco le procedure attuate fino ad ora: quella tenutasi alla Prefettura e quelle svoltesi al Cga. La soluzione del problema passa da Catania a Palermo e da Palermo a Roma.
In effetti, dobbiamo riconoscere che il direttore generale dell'ufficio scolastico regionale per la Sicilia, dott. Michele Calascibetta, sta seguendo con attenzione il problema dei collaboratori scolastici catanesi. «Ho interessato il ministero, ho acquisito la relazione del direttore del Csa di Catania; naturalmente darò qualche giorno di tempo ancora al Miur per attenzionare il problema e quindi dare una risposta che dovrebbe essere definitiva».
Insomma, occorre pazientare qualche giorno. Sul tavolo c'è la questione di assicurare un posto di lavoro. Calascibetta, resosi conto della situazione divenuta ormai pesante, avrebbe chiesto posti di collaboratore scolastico in aumento per accontentare tutti e quindi dare la possibilità di raggiungere al più presto la sede di lavoro.
Anche il direttore del Csa si augura che il ministero assegni altri posti di ex bidello per Catania. Ovviamente, tutto questo non sta bene all'avvocato Gaetano Tafuri, che ha vinto i ricorsi presso il Cga. Per il legale «il Csa ancora procrastina con argomentazioni di circostanza, nonostante le pubbliche rassicurazioni rese dal dott. Zanoli e scritte. Procederò nei termini di legge per la nomina di un commissario ad acta. Ritenuto che nella fattispecie si evidenziano responsabilità contabili e penali in capo ai preposti, provvederò a richiedere alle competenti autorità giudiziarie le necessarie misure e gli opportuni provvedimenti. Il comportamento dilatatorio tenuto sino ad oggi del Csa, nonostante l'amministrazione fosse tenuta ad ottemperare alle decisioni del Cga e nonostante l'amministrazione stessa avesse ricevuto il conforto in tal senso dall'Avvocatura di Stato, conferma le gravi irregolarità commesse dai preposti nella compilazione delle graduatorie permanenti, irregolarità che è intenzione di tutti i ricorrenti denunciare difronte alle autorità penali preposti».
Mario Castro
 







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