PRECARI: PAROLE E FATTI, ANZI NUMERI
Data: Mercoledì, 20 settembre 2006 ore 00:10:00 CEST
Argomento: Opinioni


Precari: Parole e Fatti anzi Numeri

di Libero Tassella

 

Il problema dei Precari viene considerato un’emergenza della scuola. Il ministro punta il dito sul sistema precarizzante: la soluzione sarà completa solo se dopo aver sistemato i precari, si rivedrà il sistema (dalla relazione della Coordinatrice Regionale dell'Emilia Romagna Cinzia Piccinini in occasione dell'intervento del Ministro Fioroni a Bologna in occasione dell' apertura dell'anno scolastico).

Ho letto molto di quello che Fioroni ha scritto e detto sul precariato docente in questi suoi primi mesi da Ministro, parole giuste, ma solo parole. La sua richiesta di ulteriori 20.000 immissioni in ruolo del 31.5.2006, che tante attese aveva suscitato tra i precari, è rimasta purtroppo lettera morta.

Parole d'ordine del ministro sono ora: aspettare, graduale riduzione, piano pluriennale, compatibilità economica, mentre nel programma della maggioranza che lo ha portato al governo, leggevamo "immediata copertura di tutti i posti vacanti, immettendo in ruolo chi già da anni lavora nella scuola" La verità, come sempre, non sta nelle autorevoli e condivisibili parole del ministro ma è nei fatti e cioè nei numeri: per il 2006/2007 i posti vacanti all'1 .9.2006 erano 62.461 di cui 29.463 per pensionamento; le immissioni in ruolo sono state invece appena 20.000 (solo quelle della Moratti, non una in più), nemmeno 1/3 dei posti vacanti e meno dei posti lasciati liberi dal turn over 2006/2007, un' operazione in pratica a costo zero; anche un bambino capirebbe che se escono 29.463 docenti con posizioni apicali di stipendio e entrano 20.000 con posizione iniziale, le casse dello Stato ne hanno addirittura un ristoro immediato.

Per il prossimo anno si prevedono 30.000 pensionati all'1.9.2007 e a fronte di 72.461 (42.461 (2006)+ 30.000 (2007) posti vacanti, si faranno appena 10.000 (sempre quelle della Moratti) immissioni in ruolo, neanche 1/7 dei posti vacanti e appena 1/3 dei pensionamenti; in pratica ancora un'operazione a costo zero, anzi con un guadagno per lo Stato, con il risultato che per il 2007/2008 il dato della precarizzazione dei docenti sarà ancora in aumento. Se la precarizzazione debba essere un dato strutturale nella politica del personale della scuola è quello che l'attuale Governo di centro sinistra ci dovrà far capire, considerato che a parole è contrario alla precarizzazione, dovrà dimostrarlo nei fatti, e i fatti, i numeri, fino a questo momento, dicono purtroppo il contrario delle parole.

 

Libero Tassella
 (coordinatore provinciale della Gilda degli insegnanti).








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