La fine è il mio inizio. Un padre racconta al figlio il grande viaggio della vita
Data: Lunedì, 18 settembre 2006 ore 10:33:22 CEST Argomento: Recensioni
“Onestamente,
Folco, questo mondo è una meraviglia. Non
c’è niente da
fare, è una meraviglia. E se riesci a sentirti parte di
questa
meraviglia – ma non tu, con i tuoi due occhi e i tuoi due
piedi; se Tu,
questa essenza di te, sente d’essere parte di questa
meraviglia – ma
che vuoi di più, che vuoi di più? Una macchina
nuova?”.
Questo
libro è tante cose insieme: saggio e romanzo, autobiografia
e storia
universale, è il racconto intenso e partecipato di come un
uomo possa
trasformarsi negli anni, maturare, evolvere verso un nuovo modo di
concepire e immaginare la sua e le altrui esistenze. Si narra la vita
di un giornalista viaggiatore ma anche il meraviglioso, invidiabile
rapporto tra un padre e un figlio e lo scorrere della storia che
travolge quotidianamente tutti noi.
Il libro si apre con la lettera che Tiziano spedisce al figlio Folco
quando, consapevole che il suo male è incurabile e lo
porterà alla
morte, decide di lasciargli una sorta di testamento spirituale e lo
invita a recarsi all’Orsigna, sull’Appennino
toscano, dove si è
ritirato.
Un uomo pacificato con la morte forse più che con la vita,
che gli ha
portato molti alti e bassi psicologici e fisici, naturalmente. Un uomo
che racconta una vita non comune: la passione tormentata per la Cina e
l’orrore del Vietnam; gli Stati Uniti per la formazione e il
Canada per
la libertà; poi il Sudafrica, la Cambogia,
l’India… di guerra in
guerra, come inviato, e di esperienza in esperienza come uomo.
Senza lasciarsi sfuggire la possibilità di capire i popoli,
le
abitudini, le culture e vivere le avventure più
straordinarie, dalle
fumerie d’oppio in Cambogia al “grande
fallimento” giornalistico del
Giappone, dalla meravigliosa casa sullo stagno di Bangkok alla giungla
della Birmania, fino al corso di meditazione con John Coleman in
Thailandia, in un ashram: l’apertura di un’altra
porta che gli cambia
la vita pur sapendo che “l’idea che
l’India è il toccasana la voglio
proprio evitare perché è un errore ideologico,
no? Non è che solo gli
indiani hanno le risposte”. Per chiudere con
l’esperienza importate di
vita sull’Himalaya,
l”’avventura” della malattia, il ritorno
in Italia
e la morte, che per lui viene raccontata da una fotografia scattata dal
figlio pochi istanti dopo la fine del suo respiro..
Vi segnaliamo il ricco materiale su Tiziano Terzani (foto, audio,
video, biografia e bibliografia di una vita intera) raccolto sulle
pagine del sito a lui dedicato: http://www.tizianoterzani.com/.
Inoltre sul sito di RadioAlt, il cui palinsesto si articola proprio nel
rapporto tra libri e musica, potete ascoltare in podcasting una lunga intervista
a un amico di Terzani, il fotografo Vincenzo Cottinelli,
raccolta da Matteo Baldi, che potrà essere un altro tassello
importante
per conoscere questo straordinario protagonista del nostro Novecento.
Un ricordo, scusate, personale. Nel marzo del 2004 scrisse alla
redazione di LibriAlice.it una bella e-mail per ricordarci il suo libro
importante appena uscito, Un altro giro di giostra
e in particolare ci disse: “Credo che dopo di questo non
scriverò più
neppure la mia firma. Solo una impronta digitale con cui ora vi saluto
cordialissimamente”. Pochi giorni dopo, il 18 marzo, gli
chiedemmo
un’intervista via e-mail, e lui diede la sua
disponibilità scrivendo:
“Volentieri. Battete un colpo”. Gli mandammo le
domande, ma non
arrivarono mai le sue risposte. Adesso sappiamo perché:
aveva
intrapreso questo viaggio in se stesso con l’aiuto del
figlio. Un
cammino breve e intenso che non doveva avere ostacoli e distrazioni.
Per dare vita a un libro di ricordi come questo. Ci siamo sinceramente
consolati.
Di
Giulia Mozzato
La
fine è il mio inizio. Un padre racconta al figlio il grande
viaggio della vita di Tiziano Terzani
A cura di Folco Terzani
466 pag., ill., Euro 18,60 - Longanesi (Il Cammeo
n. 456)
ISBN: 88-304-2247-9
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