Scuola.Compromesso sull'apertura
Data: Venerdì, 30 agosto 2002 ore 13:10:07 CEST
Argomento: Rassegna stampa




 

PALERMO.30/08/02 Notizie    Compromesso sulla scuola. Il decreto che posticipa l'inizio delle lezioni in Sicilia al 30 settembre resta in vigore senza modifiche, malgrado lo scontro fra An e Forza Italia. Ma il governo dà per scontate alcune eccezioni: prima fra tutte quella che riguarda le classi che dovranno affrontare gli esami di maturità e che entreranno a scuola il 23 settembre. Ciò consentirà di evitare i disagi provocati dal fatto che la chiusura dell'anno sarebbe scivolata al 14 giugno: a ridosso cioè degli esami di Stato. Resta ferma per i presidi anche la possibilità di modificare la data d'inizio delle lezioni per effetto dell'autonomia scolastica. Gli ultimi dubbi sul rebus dell'inizio della scuola verranno invece sciolti al termine di un incontro fra il governo e i nove provveditori siciliani che si terrà martedì a Palazzo d'Orleans. Si stipula così un "armistizio" tra An e Forza Italia dopo una settimana di muro contro muro. Era stato il vicepresidente della Regione, l'azzurro Giuseppe Castiglione, a criticare per primo il decreto varato dall'assessore alla Pubblica istruzione Fabio Granata. Lo strappo è stato evidente quando alle critiche si è aggiunto il coordinatore di Forza Italia Gianfranco Miccichè: subito un altro vice ministro, Adolfo Urso di An, aveva difeso il provvedimento di Granata. Inevitabile dunque il compromesso che lascia però qualche ruggine. "La discussione in giunta - assicura Granata - è stata franca e proficua. Abbiamo preso atto della fondatezza di alcune questioni sollevate dal mondo della scuola, come quella legata alla preparazione degli esami di maturità, che dirimeremo nell'incontro di martedì". Una riunione, quella con i provveditori provinciali, alla quale sia An che Forza Italia saranno presenti con Granata e Castiglione. Vi parteciperà lo stesso presidente Totò Cuffaro. L'intesa raggiunta sarà messa alla prova, visto che i provveditori proporranno comunque date di apertura differenziate. E che le aspettative in vista di martedì siano diverse lo dimostra Castiglione che parla di apertura "flessibile": "La decisione della giunta dimostra che le motivazioni poste da Forza Italia nel contestare il decreto di Granata erano valide. Martedì prossimo, incontrando i singoli provveditori definiremo un'apertura delle scuole in modo flessibile, secondo le singole esigenze in ogni realtà locale". Mentre un altro assessore forzista, Michele Cimino, parla di "valorizzazione della autonomina scolastica e maggiore coinvolgimento dei provveditori nelle decisioni". Proprio l'autonomia scolastica è infatti la chiave del rebus. Questa consente a ogni preside di stabilire la data di inizio delle lezioni: il rischio in questo clima (capi d'istituto e docenti si sono detti per lo più contrari) è che venga fuori una giungla di date. Granata lo esclude: "L'incontro di martedì ha come obiettivo l'individuazione di un percorso il più possibile univoco per agevolare lo svolgimento regolare degli scrutini e dell'avvio delle lezioni. Riguardo all'autonomia scolastica va precisato che il potere di apertura anticipata va esercitato nel rispetto della legge che prevede la convocazione del collegio dei docenti e del consiglio di istituto, oltre alla affissione della data per 15 giorni all'albo della scuola". In soistanza per Granata i tempi sarebbero strettissimi. Confermata invece la volontà di accelerare l'esame del disegno di legge sul buono-scuola per rendere immediatamente applicabile la parte che prevede un contributo una tantum alle famiglie. Nell'incontro di martedì infine il governo presenterà altri provvedimenti: da quello che stanzierà 50 milioni di euro per l'edilizia scolastica nei comuni con meno di trentamila abitanti al rilancio dell'educazione fisica nelle scuole elementari.Gia. Pi.
 

La parola ai provveditori: "Date differenziate"

PALERMO. Avevano guardato il decreto Granata con perplessità, adesso saranno convocati per dire la loro sullo slittamento dell'apertura delle scuole al 30 settembre. I nove provveditori dell'Isola (oggi dirigenti dei Centri servizi amministrativi) e il direttore regionale della scuola Michele Calascibetta incontreranno il presidente della Regione, il suo vice Castiglione e l'assessore alla Pubblica istruzione martedì prossimo. "Non ci vedo niente di drammatico nella decisione di cominciare a fine settembre - reagisce il provveditore di Palermo, Guido Di Stefano - e le polemiche dei giorni scorsi sono state certamente spropositate. L'autonomia rende possibile adattare il calendario alle esigenze del territorio, spetta ai capi d'istituto decidere". Per l'assessore Fabio Granata, comunque, le lezioni non potranno essere anticipate poi troppo. "Per iniziare prima - spiega, facendo riferimento alla legge sull'autonomia - occorre che si riunisca il collegio dei docenti, poi il consiglio d'istituto e infine la decisione adottata va resa pubblica ed affissa per 15 giorni all'albo dell'istituto". Il provveditore di Siracusa, Cataldo Dinolfo, pur confermando la legittimità del provvedimento, avrebbe preferito più prudenza: "Lo spirito è giusto, ma gli effetti potrebbero essere dannosi alla fine dell'anno, perch‚ la scuola si concluderebbe troppo a ridosso degli esami di Stato. Per evitare problemi agli scrutini, dal confronto potrebbe venire fuori un'apertura diversificata dalle varie classi". A Trapani, invece, i capi d'istituto "stanno discutendo congiuntamente per trovare una linea comune sull'anticipazione delle lezioni" annuncia il provveditore Marco Anello, che aspetta di vedere quali proposte verranno fuori dall'incontro con i componenti della giunta regionale.Al. Tu.
 







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