PETIZIONE NAZIONALE PER LIBERARE LA SCUOLA DAI LIBRI DI TESTO
Data: Marted́, 12 settembre 2006 ore 00:10:00 CEST
Argomento: Comunicati


Al Ministro della Pubblica Istruzione  On. Giuseppe Fioroni    Al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione      Petizione nazionale     Per il rapido e definitivo superamento delle “Indicazioni Nazionali transitorie” e per  la compiuta valorizzazione dell’autonomia scolastica.  Per “liberare” la scuola dal vincolo di libri di testo derivanti da Indicazioni Nazionali  lacunose, inadeguate, scientificamente squalificate.    “ La Nota del MPI del 31 agosto 2006 contiene indicazioni precise su diversi argomenti  (es.: tutor,  portfolio, anticipi ed orario).   Delle Indicazioni nazionali, invece, si limita a dire della loro provvisorietà, dell’impegno a  rivederle ma, pur non vincolanti come era già noto, permangono.   Così, esse  continueranno a produrre i loro effetti sui libri di testo per molti anni e corriamo  il rischio che cresca uno stato d’incertezza professionale che non aiuta né gli insegnanti,  né gli studenti, né la scuola.”    I sottoscritti firmatari    considerato che:    Le "Indicazioni Nazionali” per le scuole dell’infanzia e per le scuole primarie allegate al  D.lgs n° 59/’04:  •  sono prive di fondamenti epistemologici e denotano una impostazione selettiva  della scuola in  contrasto con i dettami costituzionali.  •  Con il loro modesto profilo culturale e la vistosa lacunosità dei contenuti ledono  concretamente il diritto delle generazioni future ad avere accesso ad un’istruzione  completa, equilibrata e qualificante.  •  Impongono la  differenziazione dei tempi dell’apprendimento che gerarchizza le  discipline, compromette la possibilità di avviare un percorso didattico unitario,  favorisce una precoce canalizzazione.  •  Hanno ricevuto pareri negativi da parte del Consiglio Universitario Nazionale, del  Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione e da molti autorevoli esponenti della  comunità scientifica.   •  Sono state elaborate da pochi, negando il pluralismo ed ignorando totalmente il  coinvolgimento della scuola reale.   •  Sono state adottate senza aver seguito il regolare iter istituzionale previsto  dall’art.8 del Regolamento dell’autonomia scolastica e, quindi, non hanno valore  prescrittivo come  ribadito nello stesso Decreto 59/’04, allegati A e B.

Pur transitorie, costituiscono il riferimento per libri di testo “riformati”, che  condizionano pesantemente l'attività didattica, senza che siano stati abrogati i  Programmi precedenti. Gli insegnanti ed i dirigenti scolastici, inoltre, subiscono tutto questo come una  molestia con  ricadute sulla  didattica  che si configurano come vere e proprie azioni  di  mobbing professionale. Ciò risulta in contrasto con la Costituzione Italiana e con il   Regolamento dell’autonomia i quali sanciscono la libertà di insegnamento e la  responsabilità e autonomia degli insegnanti nel formulare il progetto educativo.    Denunciano    -   l’inconciliabilità delle Indicazioni nazionali con la costruzione di un curricolo autonomo       e responsabile da parte delle scuole;  -   il contrasto con i princìpi costituzionali che garantiscono il diritto di tutti ad avere       un’istruzione laica, completa, inclusiva e rispettosa delle specificità dei singoli;  -   l’impossibilità di una loro applicazione concreta  nella pratica didattica quotidiana ai       fini della costruzione di un progetto educativo condiviso fra scuola, genitori, territorio;  -  il rischio concreto che, in assenza di esplicite ed immediate decisioni sui tempi e di       chiare volontà, le Indicazioni nazionali pesino sulla scuola pubblica italiana ancora per       diversi anni, soprattutto per quanto riguarda i libri di testo, determinando una situazione       di confusione pericolosa.    Chiedono    -  l’immediata sospensione anche formale  per l’anno scolastico 2006-’07 delle      Indicazioni  transitorie con conseguente piena affermazione dell’autonomia delle scuole;  -  che ne sia dichiarata fin da ora la definitiva archiviazione a far data dal 1° settembre      2007 configurando così un quadro nuovo ed aperto per la predisposizione dei libri di      testo e dando certezze indispensabili alle scuole;  -  l’immediata istituzione di una commissione autorevole e pluralista che, con un      reale coinvolgimento della scuola ed un corretto iter di consultazione, definisca gli        obiettivi generali e gli obiettivi specifici (art 8, DPR 275/’99), lasciando alla pratica      didattica la definizione di curricoli adeguati al contesto e al processo educativo.       Roma, 9 settembre 2006    Primi firmatari:   Bonezzi Omer (presidente nazionale Proteo Fare Sapere), Panini Enrico  (segretario generale FLC Cgil), Baldelli Laura (esecutivo nazionale Proteo Fare Sapere), Bettoni  Antonio (presidente regionale Proteo Fare Sapere Lombardia), Brigida Maria (segretaria  nazionale FLC Cgil), Broccati Marco (segretario nazionale FLC Cgil), Candeloro Rita (segretaria  nazionale  FLC Cgil), Casa Joëlle (segretaria nazionale FLC Cgil),  Colapaoli  Fiammetta  (presidente regionale Proteo Fare Sapere Emilia Romagna) Concezione Renzo (segretario  nazionale FLC Cgil),  De Filippi Luisella  (segretaria nazionale FLC Cgil)  Furlan Piero  (presidente regionale Proteo Fare Sapere Veneto), Lami Beniamino (segretario nazionale FLC  Cgil),  Mazzarino Ersilia (presidente regionale Proteo Fare Sapere Sicilia), Pirelli Wolfango  (segretario nazionale FLC Cgil),  Ricci Ermenegilda (presidente regionale Proteo Fare Sapere  Campania),  Saracco Paolo (segretario nazionale FLC Cgil), Serreri Paolino (vicepresidente  nazionale Proteo Fare Sapere).









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