SICILIA, L'ABITUDINE DI VIVERE MALE
Data: Domenica, 10 settembre 2006 ore 00:42:24 CEST
Argomento: Opinioni


SICILIA, L’ABITUDINE A VIVERE MALE…

L’abitudine, di tutte le attitudini umani, è la compagna più ambigua che esista. Ti aiuta sì a vivere meglio, magari affrontando con un sorriso le difficoltà, ma giorno dopo giorno ti priva della tua serena capacità di giudizio, facendoti quasi credere bello ciò che invece meriterebbe solo una vivace riprovazione.
Dunque, mi trovavo a Giardini. Serata di agosto, grande confusione, lunga fila di auto e un mio caro amico milanese seduto accanto a me in macchina, col quale si chiacchierava allegramente del più e del meno. Di colpo però mi si è parata davanti la seguente scena: sulla corsia opposta, nel bel mezzo di quella terribile confusione, una macchina era comodamente posteggiata in senso contrario alla carreggiata e ostacolava il cammino alle macchine che giungevano. Per giunta al suo interno erano comodamente sedute quattro persone, tranquille e beate, che sembravano attendere qualcuno che arrivasse dagli appartamenti di fronte.
Naturalmente è stato caos allo stato puro. Traffico bloccato, macchine che per scansare la suddetta in sosta si riversavano sulla mia corsia. Paralisi totale. A questo punto il mio amico ha sbottato, col quel suo accento milanese lì: “Ma guarda un po’, ma ti rendi conto? Ma che fanno quei cretini?”.
E io? Io, lo confesso candidamente, avevo sì fatto caso alla cosa, ma così, superficialmente, epidermicamente, guardando l’evento con noncuranza, con rassegnazione, come se fosse una condanna alla quale non mi potevo sottrarre.
Il milanese inveiva, io abbassavo il capo, abituata ormai a questo vergognoso andazzo cui nessuno riesce a porre rimedio. Ecco a cosa porta quella preziosa, necessaria, ma paralizzante cosa chiamata abitudine. Che in Sicilia è solo, ma non ce ne rendiamo più conto, abitudine a vivere male.

SILVANA LA PORTA






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