Istituto d'Arte e P. Umberto «Tutto da rifare»
Data: Venerdì, 08 settembre 2006 ore 00:56:47 CEST
Argomento: Rassegna stampa


07.09.2006. Boom d'iscrizioni, carenza d'aule e "sfratti" che minano la serenità del nuovo anno scolastico. Questa mattina al Centro direzionale Nuovaluce si terrà l'incontro tra l'assessore provinciale alla Pubblica Istruzione Luigi Pappalardo e i dirigenti scolastici del «Principe Umberto» e «Istituto D'Arte», per chiarire alcuni punti - già trattati nei giorni scorsi dai dirigenti provinciali, durante un vertice interno sull'edilizia scolastica - e cercare "insieme" nuove soluzioni. Per quanto riguarda infatti, l'accordo tra Comune e Provincia per il trasferimento di otto classi del Liceo scientifico all'interno della scuola media Meucci, quella che sembrava una soluzione semplice è ancora tutta da chiarire: «Gli spazi assegnati per sopperire alla mancanza di aule, non sono infatti sufficienti - spiega il preside del Principe Umberto, Salvatore Gioia - alla luce del fatto che i locali di via Valdisavoia (che ospitavano la succursale) sono stati ceduti all'Università, e di contro, si è registrato un incremento d'iscrizioni. Per questo occorrerebbero non otto, ma almeno dieci aule, così da trasferire due intere sezioni. Inoltre, ciò consentirebbe di occupare alla Meucci un intero corridoio, per delimitare ed evitare promiscuità tra le classi della scuola media e quelle della scuola superiore, così come concordato anche col dirigente della Meucci; e infine - continua il preside - per si eviterebbero problemi logistici legati ai turni dei docenti». Gioia ha aggiunto anche che «ci sono inoltre da fare alcuni lavori di ripristino, prima di poter occupare le nuove aule della scuola media»: tempi e modalità dovrebbero quindi essere stabilite al più presto. Altra storia, altri problemi per quanto riguarda l'istituto D'Arte: la preside Bianca Boemi ha qualcosa da aggiungere alla notizia appresa attraverso la stampa (quella che riportava le dichiarazioni dell'assessore Pappalardo): «Rimarremo in via Crociferi - afferma la preside - alcune attività didattiche sono già cominciate e per molte classi la campana suonerà giorno 11: non c'è bisogno di allarmare genitori e studenti, parlando di un eventuale trasferimento». E si riferisce alla soluzione - prospettata dall'assessore, a seguito della richiesta da parte della soprintendenza di sgomberare la storica sede di via Crociferi per effettuare i lavori di ripristino - di occupare i locali del carcere vecchio, attualmente occupati dalla Polizia di Stato: «In piazza Pietro Lupo, non ci sarebbero spazi sufficienti per il nostro programma didattico e per i 1.020 iscritti che nell'attuale sede hanno laboratori ad hoc e spazi adeguati al piano dell'offerta formativa».  (da La Sicilia)







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