Nomine annuali con «giallo» «C’è la polizia», ma non era vero
Data: Martedì, 29 agosto 2006 ore 23:38:34 CEST
Argomento: Rassegna stampa


29.08.2006. Tensione ieri mattina al «De Nicola» di S. Giovanni la Punta.
Un piccolo «giallo» ha caratterizzato la consegna delle nomine annuali, per le cattedre di lettere e lingue nelle scuole secondarie (in tutto 550 docenti), che si è svolta ieri all’istituto «De Nicola» di San Giovanni la Punta. Gli addetti ai lavori si aspettavano, come ogni anno, una giornata «calda»: tanti, infatti, gli insegnanti che aspirano alla nomina, per un numero di posti cospicuo, ma insufficiente alle numerose richieste. A metà mattinata circolava la voce che era stato necessario, addirittura, l’intervento delle forze dell’ordine, per calmare la ressa e le proteste dei numerosi aspiranti. La causa di tali proteste era da ricercare in alcune presunte nomine «ingiuste», a scapito di chi ne aveva diritto. Quando siamo arrivati sul posto, però, la situazione sembrava tranquilla: molta confusione, facce stressate, ma nessuna aria di «sommossa di precari».
«E’ una storia che si ripete ogni anno - spiega Orazio Lombardo, preside e dirigente delle nomine a tempo determinato della provincia di Catania - Il falso allarme sarà stato lanciato da qualche insegnante che si reputa escluso ingiustamente».
L’assegnazione delle cattedre di lettere, infatti, risulta essere quella più complessa, dato il numero elevato di aspiranti.
«L’anno scorso - continua il dirigente scolastico - alcuni docenti volevano addirittura bloccare le nomine, poi hanno chiamato poi i carabinieri, i quali hanno accertato l’assoluta regolarità dello svolgimento dell’assegnazione». La causa di tali sospetti è data dall’incongruenza che si registra, a volte, tra lo scorrimento delle graduatorie e la disponibilità dichiarata di posti nei singoli istituti. «Può succedere che un docente di ruolo venga trasferito in un altro istituto - spiega Lombardo - e che tale docente abbia la precedenza su chi dispone invece di un incarico annuale. Questa comunicazione può non risultare negli elenchi, generando confusione. Ma tutto è registrato dagli atti del Provveditorato, che sono a disposizione di tutti».
Giallo risolto, quindi. E le aspettative per i precari storici? «Quest’anno siamo riusciti a immettere un discreto numero di docenti di ruolo - nota Gino Gazzo, funzionario del Csa -  L’augurio è che il nuovo governo continui l’opera progressiva di immissioni iniziata due anni fa».
ANTONIO RAPISARDA (da La Sicilia)
 







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