Avere
il titolo di specializzazione per il sostegno, significa garantirsi lo stipendio
mensile. Almeno fino adesso, l’unico titolo che dà la certezza lavorativa ai
docenti precari è il sostegno, considerato appunto l’elevato numero di alunni
disabili.
Si sono concluse le operazioni per le nomine di sostegno, restano da fare solo
250 individuazioni per nominare i docenti, sempre per il sostegno, nella scuola
dell’infanzia. Operazione che avverrà il 30 ottobre. A conclusione delle
suddette nomine nei settori della scuola primaria, secondaria di primo e di
secondo grado, è emerso che sono rimasti ben 320 posti, di cui circa 200 nelle
scuole primarie; 100 nelle scuole secondarie di primo grado e circa 20 nelle
scuole secondarie di secondo grado, altre disponibilità sicuramente resteranno
nella scuola dell’infanzia. Posti che saranno dati per supplenza dai dirigenti
scolastici a docenti sforniti di titolo di specializzazione, ma meglio graduati
nelle varie graduatorie di tutte le discipline di istituto.
All’atto del reclutamento i dirigenti scolastici scriveranno sulla nomina la
dicitura «fino all’avente diritto», successivamente, considerato che i
professori specializzati sono stati tutti nominati, tant’è che sono rimasti 320
posti, la nomina si trasformerà «dall’avente diritto» fino al termine
dell’attività didattica.
E’ certo però che non sempre i docenti sforniti di specializzazione siano in
grado di garantire una qualificata assistenza didattica ed organizzativa agli
alunni disabili. Insomma, quello del reclutamento degli insegnanti di sostegno è
un problema che il ministro della Pubblica Istruzione dovrebbe risolvere al più
presto, dal momento che, come si è detto, gli insegnanti specializzati per il
sostegno sono di numero di gran lunga inferiore alla disponibilità
dei posti, in particolare in Sicilia.
C’è da dire che presso l’istituto superiore «De Nicola » di S. G. La Punta sono
stati individuati dal dirigente scolastico dott. Orazio Lombardo per il sostegno
circa 2000 docenti. Un lavoro che, oltre al suddetto capo di istituto, ha
impegnato tutto il personale del «De Nicola». Ma non è finita, perché presso
l’istituto avrà luogo a partire da lunedì l’individuazione per le nomine di
precari delle altre discipline. Si tratta di migliaia di docenti non di
ruolo. Non tutto è filato liscio. Si sono lamentati gli insegnanti immessi nei
ruoli i quali hanno dovuto accettare solo i posti dell’organico di diritto;
alcuni genitori che non hanno ottenuto per i loro figli disabili la riconferma
degli insegnanti di sostegno. Si lamentano anche i docenti per il ’pasticcio’
del doppio punteggio di montagna.
MARIO CASTRO (da La Sicilia)