Fioroni manda a scuola anche i genitori 
Data: Sabato, 26 agosto 2006 ore 13:05:43 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Roma.  Per migliorare il rendimento scolastico dei figli bisogna riportare a scuola anche i genitori. Ne è convinto il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Fioroni, che annuncia l'intenzione di avviare sperimentalmente la formazione continua per la famiglia.
«È sempre più evidente - spiega il ministro in un'intervista che sarà pubblicata su "Panorama" - che il livello di istruzione dei genitori influenza il rendimento scolastico dei figli. Basti pensare che il 40% di coloro che non superano l'esame di scuola media inferiore o prendono solo sufficiente, hanno madre e padre con livello di istruzione molto basso. Investire sugli adulti dando vita in via sperimentale a una formazione continua per la famiglia ci consentirebbe da una parte di estendere il processo di istruzione lungo tutto il corso della vita, e dall'altra di fornire un supporto educativo ai figli».
Tra le novità che segneranno il prossimo anno scolastico, Fioroni ha anche annunciato un'ora aggiuntiva di geografia ampliandone i contenuti. «È un'ipotesi di lavoro. Ma geografia intesa nel senso più ampio del termine: geografia politica o economica. E senza togliere spazio all'italiano. Lo standard del sapere che vogliamo assicurare ai nostri figli deve essere in linea con gli standard europei» Il ministro ha quindi riepilogato le innovazioni più significative in arrivo. Come quella di prevedere «un ciclo di lezioni diversificate a seconda delle attitudini dei ragazzi». Quanto agli insegnati, «vanno ritrovate delle motivazioni. Faciliteremo la pensione solo per chi la vorrà. Per gli altri c'è l'ipotesi di una mobilità in altri ministeri che hanno carenza di personale». Sul fronte dell'insegnamento delle religioni, «in uno Stato laico ogni religione va rispettata. Se da parte delle rispettive confessioni ce ne sarà richiesta, il tema potrà essere valutato e approfondito». Più attenzione, inoltre, alle esigenze dei disabili e alla messa a norma delle scuole, questione che «riguarda lo Stato ma anche regioni e comuni. Divideremo in parti uguali la spesa, creando un vero e proprio "Patto per la sicurezza"». Infine, gli incentivi all'eccellenza (sono stati già stanziato 5 mln di euro annui) e le Olimpiadi delle scuole. (da La Sicilia)







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