Il nuovo esame di stato
Data: Venerdì, 25 agosto 2006 ore 18:29:50 CEST
Argomento: Redazione


Il dibattito intorno al nuovo esame di stato introdotto dal ministro della p. i., Fioroni, è apertissimo, anche se la gran parte degli osservatori e dei sindacati della scuola sono per lo più d'accordo: finalmente si fa sul serio, pare di capire.
Se critica s'è levata riguarda il compromesso circa la formazione della commissione: metà interna e metà esterna. Per taluni sarebbe carente per i criteri della scelta delle materie; altri invece avrebbero voluto un ritorno alla commissione presessantottina: tutti esterni. Nel complesso si plaude anche al ripristino del giudizio di ammissione e all'obbligo del saldo dei debiti, compreso l'aumento dei punti del credito formativo. Pure sulla terza prova scritta elaborata dai docenti della scuola qualcuno ha storto il naso, drizzandolo a favore di una uguale per tutta la nazione, contrariamente alla tesi del ministero che vuole lasciare spazio alla autonomia didattica di ogni singola istituzione. Piccolezze anche se si sarebbe potuto intervenire, con un autentico colpo coraggioso d'ali, in modo veramente radicale: abolendo il valore legale del titolo di studio ma sostituendolo con la certificazione dei saperi e delle competenze acquisite.
Un colpo d'ala per allinearci all'Europa e per evitare l'ambiguità di un voto complessivo che tutto dice ma poco definisce. Come è noto l'esame di Stato si fa solo in Italia mentre negli altri Paesi esistono esami di ammissione all'università (da noi succede in quelle a numero chiuso) per cui rilasciare un diploma con un voto che è la media di tante materie appare ormai, nella società delle competenze e delle specializzazioni, quantomeno singolare. Nasce da qui la proposta, tanto condivisibile quanto ancora poco dibattuta, di sostituire l'esame di diploma con un esame che certifichi le competenze raggiunte a conclusione di un ciclo di studi che non può né deve avere l'intenzione di respingere lo studente. E il coraggio richiesto, ma anche il dovere e la volontà di farlo, sta nel definire bene e descrivere preventivamente e a livello ministeriale, e in modo pure che servano come obiettivi dei percorsi curricolari dei docenti, le competenze che si richiedono e i livelli dei saperi che i ragazzi devono essere in grado di conoscere al termine della loro vita scolastica, così come è avvenuto per le lingue straniere.
Il Consiglio europeo nell'opera di riferimento per lo studio delle lingue straniere: «Modern languages learning teaching assessment. A Common European Framework of reference» (Strasburgo 1996) e ribaditi dalle linee guida per l'insegnamento delle lingue straniere in Europa, ha fissato tre macro livelli di competenze: A,B,C, suddivisi a loro volta in altrettanti sotto livelli: A1-A2; B1-B2; C1-C2 con ancora altrettanti sublivelli. In ciascuno di essi è descritto nel dettaglio, non solo cosa deve essere in grado di sapere (conoscere) l'alunno ma anche le metodologie di insegnamento e le modalità di verifica. Tutte le scuole di lingua straniera in tutta Europa adottano questi parametri, questi livelli e una similare certificazione cosicché ogni azienda europea sa con precisione il livello di preparazione del giovane sulla specifica lingua straniera, proprio perché essa è chiaramente indicata, per lo più effettivamente oggettiva e soprattutto valida dovunque.
Non è certamente semplice descrivere e definire per ciascuna altra disciplina questi standard, ma se per le lingue si è fatto altrettanto può avvenire altrove. La chiarezza degli obiettivi e delle competenze darebbe garanzie e certezza non solo al lavoro dei docenti e allo studio dei ragazzi, ma anche alle aziende, alle università e darebbe pure più credito a coloro che decidessero di lavorare all'estero. Certificare ciascuna competenza toglierebbe pure l'incubo della bocciatura e darebbe l'opportunità di ripetere per avere migliori risultati, oltre a consentire ai commissari prove oggettive di valutazione: quello che conta sono i reali saperi che lo studente ha acquisito.
Pasquale Almirante







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