QUANDO LA MAESTRA LASCIA L'EREDITA'...AI SUOI EX ALUNNI
Data: Venerd́, 25 agosto 2006 ore 00:09:05 CEST
Argomento: Comunicati


Quell'ultimo e inatteso compito in classe

 di Michele Serra

 Secondo una delle più classiche lamentele contro i media, le buone notizie non hanno mai spazio, mentre dilaga l´efferato supermarket delle notizie macabre e scostumate e violente. Il problema è che non esiste solo la banalità del male. Esiste anche la banalità del bene: e l´esaltazione della virtù sfocia molto facilmente nella retorica e nella melassa.
 Un triplo hurrà, dunque, per la maestra elementare abruzzese che è riuscita - e ci vuole talento - a confezionare per noi una notizia buona, anzi ottima, però fantasiosa, creativa, decisamente fuori dal comune. Bella da raccontare, bella da ascoltare. L´idea di lasciare in eredità una discreta sommetta a una sua vecchia classe di scolari, costringendo (affettuosamente) persone oramai adulte e distratte a rimettersi in contatto, ritrovarsi e infine costituire una piccola assemblea benefica, destinando il gruzzolo alle opere buone, è anticonformista a partire dal suo assunto: che è un assunto didattico, quasi autoritario nel richiamo postumo alla disciplina e alla moralità. La signora maestra si è permessa di scomodare i suoi scolari ben oltre i limiti del suo incarico, oltre la pensione e perfino oltre la morte. Perché nessun richiamo è più forte e indiscutibile, da che mondo è mondo, delle volontà testamentarie di chicchessia, figuriamoci di una maestra elementare di paese.
 Il ruolo, un tempo, era tra i più prestigiosi e rispettati. Specie nelle piccole comunità, la maestra era una specie di genitore aggiunto. De Amicis, Guareschi e molta letteratura e cinematografia popolare testimoniano quanto quella funzione (oggi corrosa dal decadimento doloso della scuola pubblica e dalla docenza travolgente e spaesante della televisione) fosse un tempo nevralgica. E amata. Non sappiamo come la pensasse, in proposito, la nostra maestra buonanima. Ma il suo lascito, che è al tempo stesso virtuoso e ultimativo (guai a disattenderlo!), lascia indovinare una maestra niente affatto impiegatizia e rassegnata. Deve avere pensato, stilando il testamento, alla sua ex classe favorita, congedata a suo tempo con una speciale raccomandazione a comportarsi bene e volersi bene, con molta benevolenza ma anche con un pizzico di ironica invadenza: chissà dove sono finiti e che adulti sono diventati, quei ragazzini. Ma adesso ci penso io a richiamarli all´ordine, se credono di essersi liberati della loro vecchia maestra si sbagliano di grosso.
 L´ultimo compito in classe, molto tardivo e sicuramente inaspettato, deve avere sorpreso quegli ex scolari, oggi ultraquarantenni, e alcuni dei quali professionisti affermati, come un emozionante ma anche ingombrante richiamo alla disciplina. Li immaginiamo mentre si cercano, commossi e divertiti, per comunicarsi che la vecchia classe elementare è riconvocata d´urgenza, e non per una di quelle cenette in genere malinconiche tra ex compagni, ma per un esame speciale, decisamente fuori tempo. Molti di loro dovranno sicuramente rinunciare ad altri impegni, ricombinare le loro vite indaffarate per lasciare un piccolo varco a questa inattesa incombenza scolastica, trent´anni dopo.
 Si dice che uno dei sogni più ricorrenti, anche in tarda età, sia l´esame di maturità. Mio padre, che pure aveva fatto la guerra, non sognava trincee o campi di prigionia, ma sognava di essere ancora atteso dai suoi professori per passare quell´esame di ingresso alla vita adulta. Alla fortunata scolaresca abruzzese oggi tocca rivivere ad occhi aperti quel sogno in genere inquietante («Ma la scuola, non l´avevo finita un bel po´ di anni fa?»), ma questa volta diverso e felice.
 Hanno un compito difficile. Non tanto spendere bene le poche migliaia di euro affidate alle loro mani. Piuttosto, essere all´altezza di una maestra così intelligente da desiderare, per i suoi ex allievi, un ripasso di quanto aveva insegnato loro più di trent´anni fa.


Nota: Repubblica 24 agosto 2006







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-5088.html