PISA – La caccia è iniziata su Internet. Non un
safari virtuale stile videogame, ma un test scientifico dedicato
a migliaia di studenti delle scuole superiori che nel loro Dna
potrebbero nascondere i geni dell’ingegnere. Il test non è solo
dedicato ai ragazzi ed è aperto a chiunque si iscrive
gratuitamente al sito e vuole capire il suo grado di propensione
alla professione di ingegnere Perché anche se ingegneri non si
nasce, per aspirare alla professione bisogna avere alcuni
requisiti e propensioni naturali che lo studio, spesso
durissimo, non può sostituire. Così una cinquantina di facoltà
di ingegneria, unite in un consorzio il Cisia, con sede a Pisa,
hanno deciso di avviare uno screening on line per scoprire i
nuovi talenti e hanno preparato un test su Internet e contatto
scuole superiori e provveditorati per informare i ragazzi.
L’obiettivo? Aumentare le iscrizioni alle facoltà di ingegneria
di studenti naturalmente portati alla materia per farli laureare
bene e nei tempi prefissati. Con il risultato di avere in futuro
un numero sempre maggiore di bravi ingegneri che a volte
l’Italia deve importare dall’estero, India compresa.
AUTOVALUTAZIONE - «Ingegneria continua ad
essere una facoltà prestigiosa e dunque di grande richiamo per i
giovani – spiega Emilio Vitale, presidente del Cisia e preside
della facoltà ingegneria di Pisa – ma allo stesso tempo è una
facoltà difficile che richiede propensioni e una solida
preparazione di base. Non tutti gli studenti sono in grado di
sostenere esami e elezioni. Ecco così che abbiamo pensato di
organizzare un test on line con il quale gli studenti possono
valutare se stessi e noi docenti valutare se esistono soggetti
interessanti da guidare verso questi studi. Sono già migliaia i
ragazzi che hanno compilato il test nel
sito
e hanno avuto una risposta in tempo reale delle loro potenziali
capacità. Valuteremo quelli che a noi ci sembrano i migliori, li
contatteremo e cercheremo di consigliare loro l’indirizzo di
studio migliore». Insomma, una sorta di «drenaggio di
intelligenze» come accade all’estero e anche in alcune scuole di
eccellenza come la Normale e la Scuola Superiore Sant’Anna di
Pisa che ogni anno vanno a caccia dei migliori studenti e li
invitano a scuole estive per capire le loro propensioni di
studio.
IL TEST - Il test scova-ingegneri è diviso in
cinque sezioni: logica, comprensione verbale, matematica e
scienze fisiche e chimiche. Lo studente deve rispondere a
domande complesse su sequenze geometriche, problemi matematici,
composizioni chimiche dell’aria e dell’acqua ma anche dimostrare
di avere una mente logica rispondendo a quesiti a trabocchetto
dedicati a uomini di affari calvi di un paese immaginario e
persino su giocatori di calcio e improbabili portieri. Per ogni
risposta corretta viene assegnato un punto, zero se non si
risponde e -0,25 se si dà una risposta sbagliata. Per ogni
sezione si ha un tempo massimo di risposta di 15 minuti. Alla
fine il sistema dà una prima valutazione. Il Cisa non nasce solo
per i test di ingresso. Uno dei compiti del consorzio è quello
di avviare rapporti sempre più stretti con le scuole superiori
per aumentare la preparazione degli studenti. «L’Italia ha
bisogno di ingegneri, ma devono essere bravi professionisti –
continua Vitale - e dunque la qualità della didattica e della
preparazione di base deve essere curata ed eventualmente
migliorata». Infine la ricerca. Il Centro sta elaborando corsi
di recupero sempre on line per gli studenti con obblighi
formativi. Si studia e ci si esercita su Internet e anche in
questo caso si possono avere valutazioni immediate.
Marco Gasperetti,
mgasperetti@corriere.it