LA RETTIFICA DEI PUNTEGGI HA DANNEGGIATO DECINE DI INSEGNANTI PRECARI
Data: Luned́, 31 luglio 2006 ore 00:35:42 CEST
Argomento: Opinioni


AL C.S.A. DI ENNA

e p.c.
∑ Ministero dell’Istruzione
∑ Ufficio Scolastico Regionale Sicilia
∑ Alla Procura della Repubblica di Enna
∑ Ai Sindacati Scuola CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA
∑ Agli organi di stampa


O G G E T T O: Documento di protesta a cura del comitato insegnanti precari di Enna “pro diritti acquisiti”.

Con il presente documento vogliamo portare alla Vostra conoscenza i danni gravissimi che i decreti di rettifica dei punteggi, indirizzati dal Csa di Enna a decine e decine di insegnanti precari stanno creando in questi giorni.
Un atto “dovuto” ma profondamente ingiusto da parte del Centro Servizi Amministrativi di Enna che sta, di fatto, “rivoluzionando” in modo iniquo le graduatorie provinciali permanenti, ritenendo necessario dare attuazione all’ordinanza n° 27 del 2006 emessa dal Tar di Catania, avverso l’attribuzione del punteggio doppio (servizio prestato in scuole di montagna).
L’applicazione delle pronunce giudiziarie siciliane, in concreto, sta producendo gravissime disparità tra i docenti inclusi nelle graduatorie colpite dai provvedimenti.
Una situazione che finirà con il creare solo confusione, proteste, azioni legali e che mortifica i diritti di chi, in questi ultimi tre anni, ha scelto le sedi di montagna per la valutazione doppia del punteggio, così come previsto e applicato in tutto il territorio nazionale dalla normativa vigente (Legge n° 143 del 2004).
I ricorsi di pochissimi colleghi (che paradossalmente svolgono il servizio in sedi montane!) e la successiva ordinanza del Tar di Catania che ha “ritenuto di rinviare l’ulteriore trattazione della domanda cautelare alla prima Camera di consiglio successiva alla restituzione degli atti del ricorso n. 2218/2005 da parte della Corte Costituzionale” (si legge nell’ordinanza del Tar) ha portato a quest’illegittimo sconvolgimento che “stranamente”, però, non riguarda tutti gli insegnanti.
In tanti casi, infatti, ad alcuni docenti sono stati tolti da 12 fino a 24 punti (ben 2 anni di servizio), mentre ad altri, nelle medesime condizioni, il punteggio doppio è rimasto invariato. Nessuno può eliminare dei diritti acquisiti negli anni!
Abbiamo fatto sacrifici notevoli per raggiungere queste sedi disagiate pur avendo la possibilità di prestare il nostro servizio nelle nostre cittadine di residenza.

Per tali ragioni chiediamo di posticipare tutte le operazioni d’avvio del nuovo anno scolastico nell’attesa dell’imminente pronunciamento della Corte Costituzionale e delle note chiarificatrici del Ministero dell’Istruzione e dell’Ufficio Scolastico Regionale Sicilia,

Ci riserviamo di adire le vie legali (anche penali) nel caso in cui le operazioni d’avvio del nuovo anno scolastico, effettuate da quest’ufficio, dovessero ledere i diritti acquisiti nel rispetto delle normative attualmente vigenti.








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