Precari, nomine non definitive Csa: «Contratti a tempo indeterminato e annuali sub iudice». La Cgil replica
Data: Sabato, 29 luglio 2006 ore 17:37:27 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Precari catanesi sul piede di guerra dal momento che le rettifiche alle graduatorie permanenti, pubblicate dal Csa nei giorni scorsi, che dovevano essere biennali, cioè non modificabili, per gli anni scolastici 2005/06 e 2006/07, potrebbero essere non definitive a causa dell'applicabilità delle ordinanze cautelari emesse dal Tar di Catania. Tutto questo ha comportato la precarietà delle nomine sia a tempo indeterminato (già fatte) e determinato, che saranno effettuate entro il 31 agosto. Infatti, come abbiamo detto in altre occasioni, la revoca del punteggio doppio ai docenti "montani" non è stata fatta a tutti, ma solo ai "controinteressati" individuati dai ricorrenti. Una situazione davvero anomala per cui il Csa, giustamente, ha stipulato i contratti a tempo indeterminato sub iudice, come farà con gli incarichi annuali. A questo punto ben rileva il segretario provinciale dello Snals prof. Giovanni Tempera sostenendo che i docenti precari, a causa di tanta confusione, non sono sereni nella scelta della sede per il prossimo anno scolastico, per cui a suo avviso «occorre urgentemente un decreto legge che abolisca la doppia valutazione». Da parte sua il segretario provinciale della Flc-Cgil scuola prof. Franco Tomasello parla di «immissioni nei ruoli e contratti annuali a rischio. I docenti precari - sostiene Tomasello - sono sul piede di guerra per un duplice motivo: i posti a disposizione appaiono insufficienti, soprattutto non vi è certezza per i ragazzi diversamente abili in quanto dai calcoli della Cgil mancherebbero a Catania, per rispettare i parametri della legge, almeno un centinaio di posti di sostegno. La Cgil ritiene iniqua la graduatoria. Il mio sindacato ha già chiesto un incontro con i deputati catanesi per cercare di risolvere la questione. In contemporanea - conclude Tomasello - la Cgil ha chiesto al dirigente del Csa di rivolgere al Ministero una petizione per avere istruzioni urgenti in materie delle graduatorie stesse». Mario Castro (da La Sicilia)







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