MINISTRO FIORONI, NIENTE STABILITA' AL PERSONALE DOCENTE?
Data: Giovedì, 27 luglio 2006 ore 01:01:35 CEST
Argomento: Opinioni


Precario e non gi-ulivo

 di Gianfranco Pignatelli per i C.I.P.
 Comitati Insegnanti Precari


 100 giorni, lunghi e sconcertanti. Sono quelli del nuovo governo. Proprio quello tanto atteso di centro-sinistra. Il mondo della scuola l'ha a lungo invocato ed in forza votato. In questo s'è distinto il suo emisfero precario, quello in espansione cronica.

 Il bilancio del momento di "massima spinta" governativa è tutto, o quasi, nei siti.

 Quello del ministero apre con questi dati sui recenti esami di stato: 20.000 ispezioni, 50 prove annullate, 100 "ottisti" esclusi e 20 proposte di revoca della parità. Bene. Un bel colpo ai diplomifici ed alle loro torbide pratiche.

 E per rilanciare la scuola pubblica? Per dare stabilità al personale docente? E per offrire continuità e qualità all'offerta formativa della scuola di tutti e per tutti?

 Niente, oltre quello già stabilito dalla Moratti.

 Per il resto vaghezza a piene mani. Anzi peggio. Richiesta di tempo per approfondire. Ma cosa? A cosa sono serviti tutti gli anni spesi ad analizzare lo stato di fatto e criticare l'altrui inefficienza? E tutta la programmazione della fabbrica di Prodi? Abbiamo letto male o nelle pretenziose pagine elettorali c'era la "copertura di tutte le cattedre vacanti" e il "superamento del precariato"?

 Di sito in sito, si passa a quello del sindacato "amico". Il più combattivo di ieri, il più giulivo di oggi. Lì si esulta perché ai precari verrà data - udite, udite - facoltà di ottenere, in supplenza annuale, uno spezzone orario fino a sei ore. Si legge: "Finalmente, un forte segnale di discontinuità", "primo ma significativo risultato" che "favorisce una maggiore continuità nelle attività della scuola".

 Ma davvero vogliamo credere che la scuola si governi solo con questi miseri segnali di discontinuità da uno dei più sciagurati governi del dopoguerra? Può un sindacato sperare di ottenere, attraverso la scuola spezzatino, continuità scolastica e soluzione occupazionale per i precari? Con uno spezzone di cattedra, per chi non lo sapesse, non solo non si varca la soglia della scuola ma non si oltrepassa neanche quella della povertà.




Nota: fuoriregistro 23-07-2006






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-4938.html