CGIL SCUOLA: IN SICILIA MANCANO 500 insegnanti di sostegno
Data: Mercoledì, 26 luglio 2006 ore 20:54:31 CEST
Argomento: Rassegna stampa


PALERMO. Mancano circa 500 insegnanti di sostegno per compensare l’aumento delle iscrizioni di alunni portatori di handicap, specie nella scuola secondaria superiore. A lanciare l’allarme è la Cgil scuola, che ha scritto una lettera al ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni e al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano, per chiedere un adeguamento dell’organico, che soddisfi le necessità.
«Le dichiarazioni di alunni disabili – scrive il segretario generale della Flc Cgil Santo Inguaggiato – sono aumentate di 518 unità in tutto il territorio regionale.
Infatti nel 2005/06 erano 19.461, mentre per il 2006/07 sono 20. 106.
Malgrado il totale dei posti assegnati per il prossimo anno scolastico sia in crescita (433 in più rispetto allo scorso anno, da 12.411 a 12.844), il rapporto alunni/docenti resta quasi invariato (da 1,54 si passa a 1,50 alunni per docente).
Infatti, mentre le richieste in deroga effettuate dai Centro servizi amministrativi, sulla base delle certificazioni presentate, ammontano complessivamente a 6536, i posti in deroga effettivamente assegnati sono 6.040». Secondo i calcoli di Inguaggiato, dunque, «mancano
in tutto 496 posti. Tale carenza andrebbe a discapito dei soggetti più deboli in quanto potrebbero fruire di un’offerta formativa ridotta, con notevole accentuazione del rischio di esclusione sociale».
La denuncia di Inguaggiato va oltre. E si sposta in generale sullo stato di precarietà
dei docenti di sostegno, che riguarda, secondo il sindacato, il 51 per cento dell’organico. «Il numero delle deroghe all’organico – sottolinea la lettera al ministro, sollecitando adeguati
stanziamenti per l’assunzione a tempo indeterminato – supera i posti in organico di diritto (organico di diritto 2006/07: posti 6340; deroghe e posti aggiuntivi 2006/07 nell’organico di fatto: 6504). Come si evince, oltre il 51 per cento degli insegnanti di sostegno è precario. La precarietà, che incide in generale negativamente sulla qualità degli esiti formativi, è inaccettabile sul versante del sostegno, dove la continuità didattica è anche continuità progettuale e relazionale, presupposto importantissimo per il successo del processo di
apprendimento e di integrazione». MariaTeresa Conti (da La Sicilia)

 







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