E' L'INIZIO DI UNA NUOVA LOTTA TRA PRECARI STORICI E SISSINI?
Data: Luned́, 24 luglio 2006 ore 00:46:00 CEST
Argomento: Opinioni


Comunicato Stampa
   
La risoluzione sul precariato: una possibile occasione mancata o il pericolo di un'inopportuna e sconsiderata mortificazione dei docenti specializzati e dell'inizio di un nuovo conflitto all'interno del precariato?

L'ANIEF, 

considerato il giudizio positivo espresso dal Governo, attraverso il Vice-ministro dell'Istruzione, On. M. Bastico, presso la VII Commissione Cultura e Istruzione della Camera nella seduta del 18 luglio 2006, in merito alla risoluzione "Su interventi a favore dei docenti precari, in relazione al buon funzionamento della scuola (7-00017)"

avendo già evidenziato i rischi presenti, in alcuni preamboli e in alcune conclusioni della stessa risoluzione, di un immotivato riaprirsi del conflitto nel precariato docente, lontano da una scuola europea e dettato da spirito di parte,

esprime, in merito all'intervento del rappresentante del Governo,

- un giudizio favorevole, sulla richiesta di autorizzazione all'assunzione di ulteriori 20 mila docenti inoltrata dal Ministro dell'Istruzione a quello del Tesoro, sull'invito a un'azione unitaria del Parlamento intorno ai temi del precariato vera piaga e negativa peculiarità della Scuola italiana, sull'ipotesi di studio di un ulteriore piano triennale o quinquennale di copertura del turn over e dei posti vacanti e disponibili;
- una forte perplessità, sull'opportunità d'intervenire, soltanto dopo le correnti immissioni in ruolo, giustamente non in maniera retroattiva, in merito alla modifica del punteggio di montagna e/o derivante da master e perfezionamenti conseguiti;
- una disincantata amarezza, per non aver colto alcuna parola in merito a un'eventuale valutazione delle abilitazioni SSIS ai fini di un reclutamento mirato dei 100.000 docenti specializzati nella Scuola, dalle cui supplenze pure sono stati esclusi persino i 15.000 docenti specializzati nel 2005/2006;
- un incredibile sconcerto e disappunto, per l'ipotesi di penalizzare l'abilitazione conseguita presso le SSIS all'atto della delegificazione della tabella di attribuzione del punteggio nelle graduatorie permanenti, come di seguito illustrata: "(L'On. Bastico, ndr) Rileva inoltre come, in tale contesto, potranno essere effettuati le valutazioni necessarie per limitare il lamentato eccessivo peso del punteggio per l'abilitazione conseguita presso le Scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario".

    Quest'ultima osservazione, in verità, dall'ANIEF già individuata e denunciata a suo tempo come una delle false premesse su cui si basa la presente risoluzione, frutto di faziose richieste e discutibili osservazioni portate avanti da alcune Associazioni di docenti audite dalla suddetta Commissione, se tradotta in termini amministrativi
- sarebbe certamente ricusata dai Tribunali della Repubblica (TAR e Consiglio di Stato) che in questi anni in più di 50 sentenze hanno legittimato il punteggio aggiuntivo attribuito nelle graduatorie permanenti all'abilitazione SSIS, ritenendo illegittimo anche un decreto MIUR che attribuiva immotivatamente un punteggio aggiuntivo (18 punti) ad altre abilitazioni;
- mortificherebbe le risorse formate dai docenti specializzati che, ancora oggi, a distanza di 7 anni dal primo ciclo SSIS, attendono il loro reclutamento nella scuola pur avendo superato ben due selettive e pubbliche procedure concorsuali, in entrata e in uscita sugli stessi programmi del concorso a cattedre del 1999 e in base allo stesso criterio di programmazione dei posti disponibili nel triennio successivo a livello regionale;
- creerebbe un nuovo penoso conflitto all'interno del precariato docente, allontanando l'attenzione dei docenti supplenti dal vero problema della precarietà del rapporto di lavoro e della mancanza di un'adeguata copertura di assunzioni nel prossimo quinquennio;
- porterebbe la presente Associazione immediatamente a mobilitare i 100.000 docenti abilitati presso le SSIS con manifestazioni, scioperi, azioni legali utili per preservare quella modesta testimonianza, riconosciuta dalla Legge, di una peculiarità del percorso formativo dell'abilitazione SSIS, tradotta nelle graduatorie permanenti con un punteggio aggiuntivo di 30 punti che di aggiuntivo ha soltanto 24 punti, essendo stati dati i restanti 6 punti alle altre abilitazioni ed essendo stato ridotto di 2/3 il punteggio di abilitazione per penalizzare il successo formativo certificato da pubbliche Commissioni concorsuali presiedute da rappresentanti della Direzione Scolastica regionale.

    Questi punti (24) fantomatici e contesi,  d'altronde,  sono il risultato del divieto del cumulo di eventuale servizio prestato durante il biennio di formazione, e non sono, ad oggi, nemmeno più bastevoli all'attribuzione di supplenze annuali o al termine delle attività dopo le modifiche apportate dalla contestata legge 143 del 2004.

    La risoluzione sul precariato, dunque, per la quale ancora non sono state audite informalmente presso la VII Commissione le Associazioni storiche che hanno rappresentato il precariato SSIS in questi anni, la CRUI, la CodiSSIS, il Forum delle Associazioni professionali degli Insegnanti, gli stessi Sindacati di categoria e le Confederazioni sindacali, dovrebbe essere oggetto per il Governo di una seria riflessione per migliorare la condizione dei docenti precari specializzati dallo Stato ancora nel 2005/2006 a rimanere nelle graduatorie permanenti a vita, formati per insegnare in una scuola che non ha mai voluto riservare lo spazio promesso all'atto della loro iscrizione ai corsi di Specializzazione all'Insegnamento.

    Giorni addietro, ci si era confrontati con alcuni rappresentanti del Ministero dell'Istruzione e alcuni parlamentari che avevano offerto tutta la loro disponibilità e sensibilità possibili alle problematiche del precariato docente formato con le SSIS.

    Quella per Noi è la strada da seguire, il resto sarà soltanto un passo in più nell'incertezza del diritto, nella lontananza dall'Europa, nel definitivo abbandono del progetto di una Scuola pubblica e di qualità, nel tradimento di quei docenti che si sono messi in discussione in prima persona in questi anni, che hanno creduto e scommesso in una Scuola italiana degna del suo nome, lontana dal precariato di cui sono stati nolenti, sfruttati e derisi protagonisti.

Napoli, 19 luglio 2006
Il Collegio Nazionale di Presidenza

Per contatti:
e-mail anief2003@libero.it 
sito: http://digilander.libero.it/ANIEF/
Prof. Marcello Pacifico, cell. 338.4167107
marcello.pacifico@istruzione.it







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