Il
segretario della Flc-Cgil scuola, il professore Franco Tomasello, in un
comunicato rileva che in merito alla revoca del doppio punteggio ai docenti che
hanno prestato servizio nei paesi di montagna, il Csa sta adottando soluzioni
«non del tutto soddisfacenti». Infatti, secondo Tomasello «l'Amministrazione ha
iniziato a trasmettere provvedimenti di revoca del cosiddetto doppio punteggio
unicamente ai docenti che sono risultati destinatari di notifica dei ricorsi
iniziali, definendoli "controinteressati intimati". La soluzione - continua
Tomasello - non è corretta e rischia di muovere strascichi nelle aule
giudiziarie. La conseguenze è sotto gli occhi di tutti: alcuni docenti
«montanari» rischiano provvedimenti enormi, quasi la perdita del punteggio e
dello stesso ruolo; altri invece sembrerebbe che allo stato non vengano toccati
per niente, pur essendo nella stessa posizione sostanziale fra identiche
categorie di docenti montani».
Insomma, secondo la Cgil un docente precario che ha prestato servizio nei paesi
di montagna e che non ha avuto notificato alcun ricorso per avere insegnato in
scuole ubicate nei paesi definiti montani, continua a usufruire del doppio
punteggio, che lo potrebbe portare all'immissione nei ruoli, mentre i professori
sfortunati presi di mira da notifiche di ricorsi, finiscono per risultare peggio
graduati nei confronti di un altro docente che ha avuto considerato il doppio
punteggio - 24 mesi in due anni - ma non lo perde, perché non gli furono
notificati atti. Da parte sua il Csa sostiene di essere in regola dal momento
che sarebbe stato inoltrato su detto problema un quesito al ministero della
Pubblica Istruzione e che questi non avrebbe fino adesso dato alcuna risposta.
Pare che sia stata interpellata anche l'avvocatura dello Stato. Tomasello si
riferisce all'ordinanza del 27 aprile scorso del Cga, che ha condiviso «gli ampi
rilevi del Tar di Catania in merito al doppio punteggio attribuito in virtù
della sola collocazione altimetrica delle sedi scolastiche e a prescindere dalla
sussistenza di effettive condizioni di disagio nello svolgimento del servizio di
insegnamento». In conclusione, secondo la Flc- Cgil la revoca del doppio
punteggio dovrà essere fatta a tutti e non - come si è detto - solo a quei pochi
sfortunati ai quali era stato notificato il ricorso da controinteressati. C'è da
dire altresì che Zanoli quando applica dei provvedimenti non lo fa a suo
piacimento, cioè in maniera arbitraria, ma è sempre supportato da pareri
giuridici indiscutibili, per cui siamo certi che anche in questa occasione,
senz'altro delicata, non avrà commesso alcuna irregolarità. Purtroppo,
considerati i precedenti e, tenuto conto che molti problemi della scuola
finiscono nelle aule del tribunali, anche la questione dei docenti montani e
non, che ormai si trascina da diversi mesi, avrà altre code giudiziarie.
Mario
Castro (da La Sicilia)